Commento all’elezione di papa Leone XIV

Apprendiamo, come tutti, dell’elezione di Leone XIV a nuovo Papa della Chiesa Cattolica. Questo evento mondiale si inserisce in un contesto geopolitico estremamente delicato, con venti di guerra sempre più forti e questioni irrisolte che minacciano di trasformarsi in maree pronte a travolgere ogni cosa.

 

Non possiamo che coltivare alcune speranze laiche e di buon senso rispetto a questo nuovo pontificato. Le posizioni assunte da Papa Francesco in merito al sostegno alla riscossa del Sud globale, alla situazione in Ucraina e su altri fronti internazionali, al genocidio in Palestina, così come l’attenzione verso i poveri e i diseredati, hanno permesso di costruire un inedito fronte comune tra cattolici e sinistra radicale su molti temi cruciali. Sarebbe triste se questa alleanza venisse meno, o se non riuscisse a rinnovarsi con convinzione sotto la nuova direzione assunta dalla Chiesa.

 

È difficile comprendere, a poche ore dalla fumata bianca, quali posizioni assumerà Leone XIV, già soprannominato da molti il “Papa americano”. Tuttavia, ci dà grande speranza l’inchiesta di Report, che ha smascherato un esteso processo di lobbying statunitense orchestrato da diverse realtà e individui — tra cui il consigliere senior del Presidente degli Stati Uniti, Steve Bannon. Dall’inchiesta emerge che tra i nomi ritenuti più “pericolosi” da queste lobby vi era proprio quello del nuovo Papa, Robert Francis Prevost, insieme ovviamente a quello del cardinale Zuppi e di altri presunti “sovversivi”.

 

Il nuovo Pontefice si è infatti distinto per una lotta senza quartiere contro il grande progetto statunitense di conversione di massa dei cattolici alle sette evangeliche e riformate. Si tratta di veri e propri centri di propaganda conservatrice: fanatici oppositori delle posizioni maturate all’interno del movimento della Teologia della Liberazione, sempre pronti a sostenere colpi di Stato di destra e l’elezione di leader reazionari e ordoliberisti come Javier Milei e Jair Bolsonaro.

Constatiamo anche la presenza di accuse a suo carico in riguardo alla copertura di abusi sessuali.

La giustizia non ha ritenuto procedere e ci auguriamo che tutto ciò possa essere infondato.

 

Guardiamo dunque al futuro con speranza e attenzione, pronti a osservare da vicino le posizioni che assumerà Leone XIV e a convergere, laddove possibile, nelle battaglie comuni con il popolo cattolico.

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