Un evento internazionale per comprendere il mondo che verrà.

L’infanzia, l’adolescenza, i tempi, i ritmi, le speranze e il futuro della gioventù sono state ipotecate in questo 2020 all’interno di uno stato d’eccezione permanente. Il nostro futuro però è arrivato, è il mondo di domani che si schiuderà nel 2021. Questo futuro non lontano diventa il nuovo mondo che dovremo immaginare e costruire assieme, il nuovo mondo su cui approdare già armati degli strumenti utili a continuare la lotta.

Una due giorni di dibattiti con ospiti internazionali e nazionali per discutere dei grandi cambiamenti in atto che coinvolgono la gioventù e mettere in comunicazione tra loro movimenti, associazioni, reti e organizzazioni giovanili. 
Immaginare il futuro per costruire il presente!

Abbiamo cominciato a costruire il presente.

Il nostro evento si è concluso, potete recuperare i dibattiti attraverso le registrazioni. Scegli la giornata e premi il pulsante.

Programma

Sabato 19 dicembre

Domenica 20 Dicembre

Partecipanti

Ken Loach
Regista
Monica Di Sisto
Fairwatch
Emiliano Brancaccio
Economista
Paola Nugnes
Senatrice
Marc Botenga
Eurodeputato
Rosa Fioravante
Ricercatrice/I Pettirossi
Aritz Rodríguez Galán
Presidente WFDY-FMGD
Fatima Mahfud
Rappresentanza del Fronte Polisario
Aloysius John
Caritas Internationalis
Tolly Kulczycki
Movimento Strajk Kobiet (Polonia)
Francesco Brigati
FIOM-CGIL
Nadia Rosa
Rifondazione Comunista Milano
Loris Caruso
Cantiere delle Idee
Jessica Cosenza
Femin
Luciano Della Vecchia
Tamat Italia
Rita De Donato
Attrice/Mov. Lavoratori e lavoratrici dello Spettaoclo
Marco Marrone
Riders Union
Lucrezia Fanti
Economista
Giacomo Gabbuti
Storico dell'economia
Francesco Iannuzzi
Ricercatore
Giusto Catania
Assessore Comune di Palermo - RIfondazione Comunsita
Unione Gioventù Comunista
Cuba
Animal Save
Italia
Gioventù Comunista
Cile
Link - Coordinamento Universitario
Campagna "Chi si cura di te?"
Giovani Izquierda Unida
Spagna
Die Linke.SDS
Germania
Movimento dei Giovani Comunisti
Francia
Kommunistinuoret
Finlandia

Chiudere con il 2020 per guardare al presente.

Il 2020 ci ha regalato uno scenario di costante instabilità. Ogni tipo di aspettativa, le nostre vite, il corso di ogni singolo evento sono stati stravolti dall’irruzione della pandemia da Coronavirus. Questa condizione ha esasperato ulteriormente una condizione di precarietà strutturale nelle quali sono già immerse le giovani generazioni.

Il 2020 è un anno che ha messo a dura prova la tenuta sociale, economica e democratica degli Stati europei, rivoluzionando le priorità in cima all’agenda politica, aprendo faglie e mostrando contraddizioni che spazzano via la narrazione neoliberista costruita negli ultimi trent’anni. I giovani sono stati a lungo vittima di un discorso pubblico e di scelte politiche mirate che hanno colpito ogni prospettiva futura, dall’istruzione al lavoro, dalla socialità alla salute, dalla vita privata alla realizzazione individuale. Una generazione intera, quella nata alla fine del Novecento, in cerca di un’identità smarrita e di una dimensione collettiva non visibile e atomizzata.

Unire ciò che il neoliberismo ha diviso è la nostra parola d’ordine e crediamo che questo processo di ricomposizione debba essere affrontato attraverso il confronto sistematico con le organizzazioni giovanili, i movimenti e le associazioni ecologiste, progressiste e anticapitaliste del nostro continente e del nostro Paese. L’infanzia, l’adolescenza, i tempi, i ritmi, le speranze e il futuro della gioventù sono state ipotecate in questo 2020 all’interno di uno stato d’eccezione permanente. Le paure e le angosce sul futuro, già espresse negli anni scorsi dalla crescita impetuosa di movimenti come Fridays For Future, come la nuova ondata femminista e attraverso le proteste di massa contro il neoliberismo, testimoniano l’acutizzarsi delle contraddizioni politiche, sociali ed economiche. Cresciuti sotto il mito dell’autorealizzazione, della spoliticizzazione e dell’assenza di alternative a politiche lacrime e sangue, la pandemia ha improvvisamente obbligato i governi europei ad invertire la rotta, a smentire decenni di politiche di austerità che hanno minacciato e compromesso il nostro futuro.

Il nostro futuro però è arrivato, è il mondo di domani che si schiuderà nel 2021 qualora la pandemia da Covid-19 fosse debellata. Il Questo futuro non lontano diventa il nuovo mondo che dovremo immaginare e costruire assieme, il nuovo mondo su cui approdare già armati degli strumenti utili a continuare la lotta. Pensiamo dunque che sia necessario Costruire il presente discutendo dei grandi cambiamenti in atto che coinvolgono la gioventù e offrendo una risposta all’esigenza evidente di mettere in comunicazione tra loro movimenti, associazioni, reti e organizzazioni giovanili. Vogliamo farlo parlando di lavoro, di ambiente, di istruzione, di sanità e di economia ma anche di pace e solidarietà internazionale.
Immaginare il futuro per costruire il presente!