Abruzzo

[Pescara - 25.01] Basta classi pollaio!

Oggi siamo stati in presidio con Cobas e Priorità alla Scuola per dire basta alle classi pollaio!

La pandemia ha reso ancor più urgente affrontare l’emergenza delle cosiddette classi pollaio, che Rifondazione Comunista denuncia da anni. Il numero degli alunni troppo elevato, vergognosamente distante dalla media europea, impedisce innanzitutto ai docenti di svolgere una didattica di qualità. E se già in passato classi sovraffollate, in strutture scolastiche spesso inadeguate, ponevano gravi problemi di sicurezza, con la pandemia questa situazione è diventata un’emergenza non più rinviabile, che mette a rischio la comunità scolastica e di conseguenza tutta la popolazione. È un dato incontrovertibile.

In Abruzzo molte strutture scolastiche sono ancora fortemente inadeguate, sia nelle città che nei centri minori del territorio. In occasione della chiusura delle iscrizioni al prossimo anno scolastico, oggi, assieme a docenti, studenti e genitori, in Abruzzo come in tutta Italia abbiamo manifestato presso gli uffici scolastici per la revisione del numero massimo degli alunni per classe, da sommare ad altre misure per la sicurezza di chi abita le scuole, a cominciare dall’incremento dei trasporti, da screening costanti e ripetuti, da un accesso rapido ai tamponi per tutta la popolazione scolastica e un tracciamento efficace all’interno delle scuole.

Occorre ridurre il numero alunni ad un massimo di 15 per classe e per nessuna ragione tale numero deve superare i 20, mentre la normativa ministeriale vigente, in piena pandemia permette di formare classi fino a 28 alunni, e non mancano “classi mostro” che superano i 30 alunni. Questa modifica dovrebbe essere supportata da un consistente incremento dell’organico docente, permettendo la formazione di nuovi posti di lavoro.

2021

[Pescara - 18.12] No alla secessione dei ricchi

Rifondazione Comunista sostiene la mobilitazione del 18 dicembre
contro ogni autonomia differenziata
Via il regionalismo differenziato dalla Finanziaria!

La tragedia della pandemia sta mettendo in luce quanto sia essenziale un servizio sanitario nazionale e deleteri il rimpallo di responsabilità e la sovrapposizione dei livelli decisionali, la contrapposizione e la smania di visibilità e di potere dei sedicenti “governatori”.
L’Italia sulla spinta della Lega ha esagerato con un dissennato regionalismo sancito con la modifica del Titolo V della Costituzione da parte del centrosinistra nel 2001.
Nonostante l’evidenza, la gran parte delle forze politiche di maggioranza e opposizione intendono proseguire sulla strada sbagliata, portando avanti con pervicacia il progetto di
“autonomia differenziata” che ridurrebbe il Paese a un insieme di staterelli regionali in concorrenza fra loro e in continua trattativa con il governo. Il caos a cui assistiamo ogni giorno.
Il disegno di legge quadro “per l’attuazione dell’autonomia differenziata” viene annunciato come collegato alla legge di bilancio che è in discussione in questi giorni e rivendicato contro ogni evidenza dal ministro Boccia anche in piena crisi pandemica ed economica.
In più, per i prossimi anni, sono previste somme irrisorie per la perequazione infrastrutturale, un contentino fasullo al Sud: zero euro per il 2021 e 100 milioni per il 2022.
Oltre al danno, la beffa.
Bisogna fermarli!
Via il regionalismo differenziato dalla finanziaria.
Si apra nel Paese una seria discussione sul ruolo delle regioni, sul titolo V e sulle cosiddette riforme che hanno deformato la Costituzione nata dalla Resistenza.
L’Italia è una e indivisibile, uguali dovrebbero essere i diritti delle persone, che vivano in Abruzzo, Emilia, in Lombardia o a Reggio Calabria.
Il 18 dicembre ci mobiliteremo in tutto il paese al fianco dei comitati, delle associazioni, con i cittadini e le cittadine per l’unità della Repubblica e la rimozione delle diseguaglianze.

[Pescara - 07.11] A fianco dei professionisti delle scienze motorie

Stamattina siamo stati in piazza Unione, davanti il palazzo della Regione Abruzzo insieme ai Cobas al fianco dell’associazione dei Professionisti delle Scienze Motorie. In qualità di associazione hanno chiesto alla Regione ed al Governo che i laureati in Scienze Motorie, diplomati Isef, possano continuare ad svolgere un intervento di prevenzione primaria, secondaria e terziaria, attraverso la somministrazione di esercizio fisico, di attività motorie adatte a soggetti con disabilità permanente e momentanea. Di poter rendere lo sport accessibile a tutti/e garantendo di poter svolgere il loro lavoro quantomeno all’aperto. Di garantire a tutta la categoria un reddito di emergenza per tutti i mesi nei quali il lavoro è rimasto e rimarrà bloccato. L’approvazione della legge di riforma dello sport affinché i laureati in scienze motorie abbiano un giusto inquadramento lavorativo ed infine l’introduzione del laureato in scienze motorie e del diplomato Isef all’interno della scuola primaria e infanzia.
Come Giovani Comunisti/e sosteniamo la richiesta di questi precari dello sport di vedersi riconosciuti i loro meriti, nonché uno sbocco lavorativo sicuro e dignitoso al loro percorso di studi.
Affinché l’attività sportiva non sia un privilegio o uno svago, ma una parte fondamentale per l’educazione di ogni cittadino fin dai primi anni di scuola.

[Pescara - 13.09] Con l'ANPI per il No

Ieri a Pescara eravamo presenti all’evento organizzato da Anpi e Comitato Perilno, insieme a molte altre organizzazioni, l’onorevole De Falco ed il professore Di Salvatore.
L’evento ha ribadito la necessità di votare No a questo referendum per tutelare la nostra democrazia e la nostra Costituzione.
Noi Giovani Comunisti/e voteremo No convintamente e continueremo a lottare affinché tutti abbiano gli stessi diritti e le stesse possibilità di esercitare le proprie prerogative democratiche.
Perché democrazia vuol dire nessuno escluso.

[Rocca di Mezzo - 24.07] Giù le mani dal parco

Il 24 luglio siamo stati a Rocca di Mezzo (AQ) per dire no a chi vuole riperimetrare il parco Sirente Velino portandone così la morte.
Vogliamo un Abruzzo ricco di verde e biodiversità, che si prenda cura delle sue aree interne, non che ne condanni il futuro additando come progresso ciò che in realtà è speculazione e clientelismo.

[Pescara - 21.02] Hooligans di Stato

La violazione dei diritti umani: eccidi, torture, pestaggi, uccisioni, razzismo e sevizie nell’Italia nata dalla Resistenza

Venerdì 21 alle 17.30 presenteremo il libro “Hooligans di Stato” con l’autore Giulio Di Luzio, già giornalista per Liberazione ed il Manifesto.
c/o Spazio Sociale PRC in Via F. Tedesco,8 a Pescara

Il libro ripercorre la storia dell’Italia nata dalla Resistenza attraverso le ombre che hanno caratterizzato fino ad oggi l’agire delle Forze dell’Ordine italiane.

Fin dal Dopoguerra la macchina securitaria dello Stato si è mossa contro chi metteva in dubbio lo status quo, spada e scudo dei padroni la violenza si abbatté sugli operai ed i contadini in sciopero, così come in seguito fu la volta del movimento studentesco fino all’uso della tortura sui brigatisti durante gli anni di Piombo.

Non solo gli oppositori, il duro pugno della legge, o perlomeno di chi dovrebbe tutelarla, si abbatte su coloro che sono ai margini della società, piccoli spacciatori, ladruncoli, tossici, senzatetto, migranti. Su di loro viene costruita una nuova politica che vede nell’emarginato e nel diverso la minaccia alla sicurezza, minaccia che, reale o meno, necessita una reazione, la criminalizzazione di ogni dissenso in uno stato di emergenza perpetuo.

[Pescara - 13.02] Arance di solidarietà a Pescara

Anche quest’anno a Pescara saranno protagoniste le Arance di Solidarietà, giunte ormai alla loro quarta edizione.
Come ogni anno la nostra duplice missione:
1) denunciare la condizione di cui in Italia è vittima il mondo dell’agroalimentare, sotto costante ricatto della grande distribuzione e delle multinazionali del settore,
2) dare spazio ad un mercato alternativo che tuteli qualità del prodotto, dei diritti dei lavoratori e iniziative di solidarietà internazionale.

Le politiche neoliberiste frutto dello strapotere della grande distribuzione e delle multinazionali spingono le aziende, soprattutto quelle più piccole, a doversi adeguare a prezzi di mercato che non garantiscono loro di sopravvivere costringendole ad abbassare la qualità del prodotto pur di avere garantite piazze e mercati nei quali poter vendere.

Troppo spesso però, imprenditori senza scrupoli “recuperano” gli utili abbassando la qualità del lavoro, alimentando caporalato e sfruttamento agricolo, zone grigie dove sguazzano le mafie.

Noi, come Partito della Rifondazione Comunista e Giovani Comunisti/e, supportiamo chi non cede al ricatto fra la vita ed il mercato, a chi dice di no e dimostra che un altro mercato è possibile: un mercato che produce prodotti di altissima qualità e riesce a fiorire anche girando al largo dalle mafie della grande distribuzione.

In secondo luogo, vogliamo mostrare la nostra solidarietà seppur minima e certamente insufficiente a chi il neoliberismo e il capitale lo affronta e cerca di sconfiggerlo. In piena adesione allo spirito solidale dell’internazionalismo operaio, quest’anno devolveremo i ricavati delle arance alla cassa di resistenza della CGT Confédération Générale du Travail, il principale sindacato francese, a favore dei lavoratori e delle lavoratrici francesi che da più di un mese scioperano contro la riforma delle pensioni del liberista Macron.

Le arance quest’anno saranno disponibili dal 13 al 16 febbraio, ai seguenti orari (sensibili a cambiamenti):
– Mattina 10 – 13.30
– Pomeriggio 16 – 19.30
Dal giovedì alla domenica.

Il costo delle arance varia in base al formato:
– retina da 2,5 KG a 4 Euro
– retina da 5 KG a 7 Euro

Per prenotare, chiedere informazioni o proporsi per i turni si può fare riferimento ai seguenti numeri:
– 3490668557 Francesco
– 3403701978 Corrado
Nonché alla nostra pagina facebook o instagram
– Giovani Comunisti/e Pescara
– Gcpescara

2020

[Pescara - 27.04] La storia di Oscar Fuà

Nell’alveo delle celebrazioni per la festa della Liberazione, omaggeremo la Brigata Maiella con la presentazione del lavoro di Edoardo Puglielli “Oscar Fuà: Patriota della Brigata Maiella”. Coglieremo l’occasione per parlare con Nicola Palombaro, storico dell’Anpi Pescara, del contesto storico e delle motivazioni che hanno portato tanti giovani abruzzesi a lasciare tutto e salire in montagna per Liberare il nostro Paese.
A seguire è previsto un aperitivo popolare a sottoscrizione libera.

[Pescara - 29.03] No alla privatizzazione dell'Università Chieti-Pescara

Da qualche settimana nell’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara circola sotterranea la notizia di una possibile trasformazione della stessa in una fondazione di diritto privato. Ricorrendo alla legge 133/2008, art. 16 l’università non necessiterebbe altro che di una votazione del Senato Accademico per mutare il suo status da pubblico a privato. Inoltre, tutti gli edifici passerebbero da una mano all’altra senza alcuna indennità per lo Stato, in pratica un regalo. 

2019

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