I GC scrivono ai medici cubani impegnati in Italia

Come organizzazione abbiamo deciso di scrivere una lettera di ringraziamento per esprimere la nostra vicinanza e il nostro sostegno alla brigata medica cubana che sta operando nel territorio di Crema. La lettera è giunta all’equipe medica a cui rivolgiamo il nostro fraterno saluto.

#CubaSalva #stopbloqueo

+++LEGGI LA NOSTRA LETTERA+++

«Carissimi compagni,

Come Giovani Comunisti/e vogliamo rivolgervi il nostro saluto e il nostro ringraziamento per il lavoro che state portando avanti in una situazione tanto drammatica. La vicinanza che il popolo cubano ha voluto esprimere al popolo italiano ci lascia senza parole ma allo stesso tempo ci spinge a credere che la costruzione di una società diversa, più giusta, più libera, più umana, sia possibile.

Il comandante Ernesto ‘Che’ Guevara in una delle sue lettere memorabili ebbe a dire “Siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualunque ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo, è la qualità più bella di un rivoluzionario”. Sebbene si tratti di un’emergenza mossa da un’epidemia siamo ben consapevoli di come gli stessi valori universali di solidarietà e fratellanza vi muovano nelle vostre attività laddove c’è sofferenza e si levano richieste di aiuto. D’altra parte le vostre attività ricalcano lo spirito rivoluzionario, internazionalista e umanistico del Che, una delle figure a cui la nostra organizzazione è più legata.

Eppure questa situazione di emergenza quelle ingiustizie di cui parlava Guevara le rende ancora più evidenti nelle mancanze del nostro sistema sanitario massacrato dall’austerità, nelle difficoltà quotidiane di quei milioni di lavoratori che nonostante il rischio di contagio sono costretti a recarsi a lavorare, nella sofferenza di quelle famiglie in difficoltà economiche. Ingiustizie come il bloqueo che assedia Cuba da quasi sessant’anni che le impedisce di vivere e dispiegare a pieno le proprie energie.

Nonostante questa situazione, il vostro esempio è una luce nel buio che anni di neoliberismo hanno gettato nella nostra società facendo prevalere l’egoismo, l’individualismo e la competizione sfrenata. La vostra solidarietà incarna lo spirito indomito di Cuba e la sua capacità di resistere fiera alle aggressioni dell’imperialismo nel corso della sua storia rivoluzionaria. La vostra solidarietà non è solo un esempio ma anche il cemento su cui fonderemo la società futura che vogliamo costruire.

Cari compagni, il nostro ringraziamento può sembrare poco rispetto alla missione che vi ha portato in Italia. Tuttavia speriamo che attraverso le nostre parole abbiate potuto sentire tutta la vicinanza e il supporto che la gioventù italiana vi offre e la completa ammirazione per il vostro lavoro. “Medici e non bombe” sottolineava Fidel Castro in un discorso di qualche anno fa. Noi siamo convinti che questa sia la chiave per costruire un mondo più giusto e uguale, l’unico mondo possibile.

Hasta la victoria siempre!

I/le Giovani Comunisti/e»

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookies necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookies policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookies, consulta la cookies policy. Cliccando sul pulsante "Accetto" acconsenti all’uso dei cookies.