Povero Lombardo, che ingrati questi leghisti!

di Matteo Iannitti

Eccoli lì i soliti leghisti, ora di nuovo sedicenti duri dopo il congresso che ha incoronato Roberto Maroni. Duri soprattutto con Raffaele Lombardo, Presidente (dimissionario) della Regione Sicilia, inquisito per mafia e indaffarato in un braccio di ferro con il Presidente del Consiglio, Mario Monti, per non far collassare i conti della Sicilia. Duri con un Governo che concede 500 milioni di euro all’isola per ringalluzzire le casse pubbliche e assicurare stipendi e servizi. Raffaele Lombardo è l’emblema della politica fatta di clientele, voti di scambio e rapporti trasversali: dal Partito Democratico a Cosa Nostra.
Il Movimento per l’Autonomia è il Partito di quei patronati nei quali i diritti si trasformano in favori e i favori si trasformano in voti, il Partito delle raccomandazioni per qualunque posto di lavoro, dal primario dell’ospedale al direttore dell’ASL, dal preside della scuola all’infermiere o al bidello. È il Partito degli appalti agli amici degli amici, dei bandi truccati, della corruzione e dell’abuso d’ufficio.
È il Partito dei posti di lavoro a tempo determinato con i contratti da rinnovare solo in concomitanza con qualche elezione. Movimento per l’Autonomia e Raffaele Lombardo sono gli artefici, più spudorati dei precedenti Cuffaro e Nicolosi, del disastro economico e sociale della Regione Sicilia e nessuno dotato di buon senso può tentare di assolverli.
Quando la Lega Nord era alleata di Lombardo e finanziava il Movimento per l’Autonomia Certo però che proprio la Lega Nord non può permettersi di attaccare né Raffaele Lombardo né il Movimento per l’Autonomia. Nel 2006 la Lega del “prima il Nord”, per le elezioni politiche, ha infatti presentato le proprie liste accostando il proprio simbolo proprio a quello del Movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo. Un unico contrassegno che rappresentava entrambi i partiti: Alberto da Giussano sopra e la colomba autonomista sotto.
La Lega che oggi attacca giustamente Lombardo perché massimo esempio di mala amministrazione sembra essersi dimenticata delle vecchie alleanze come sembra essersi dimenticata, proprio mentre critica il versamento di 500 milioni di euro nelle casse della Regione Sicilia, che nel 2007 ha versato al Movimento per l’Autonomia 387 mila euro e nel 2008 ben 292 mila euro.
Insomma il tanto coerente Gianluca Pini che dichiara che “Raffaele Lombardo è senza vergogna” e che se dovesse andare al nord “gli darebbe lui ciò che si merita, a suon di sberle” dovrebbe mostrare un po’ di riconoscenza a quel Movimento per l’Autonomia che ha contribuito a farlo eleggere deputato nel 2006 e la Lega Nord dovrebbe tentare la via del silenzio quando critica i finanziamenti alla Sicilia dopo aver finanziato il Partito che ha portato al disastro economico la seconda regione italiana.
Che l’opposizione la lascino fare a chi non si è mai sporcato le mani e Raffaele Lombardo lo ha sempre contestato e combattuto, senza mai stringerci alleanze o finanziargli il Partito.

MATTEO IANNITTI
Esecutivo Nazionale Giovani Comuniste/i
Rifondazione Comunista – Sicilia

31 luglio 2012

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