Il nostro antifascismo: un programma di azione

di Daniele Maffione

Il capitalismo ed il fascismo sono due facce della stessa medaglia. Lo insegna la storia del movimento operaio, che i Giovani Comunisti non dimenticano. Ogni giorno prolifera il terreno su cui si sviluppa la reazione squadrista: lo sfruttamento nelle fabbriche, la dismissione del patrimonio industriale, la privatizzazione degli enti pubblici, l’aumento delle tasse, l’espulsione delle masse dalla vita politica del Paese, la crescente condizione di precarietà, l’oppressione economica e sociale, l’attacco frontale al ceto medio, lo svuotamento giuridico ed istituzionale delle sedi democratiche, lo stralcio della Costituzione, producono naturalmente un humus in cui proliferano la paura, l’insicurezza e le idee fasciste.

Il fascismo ha una natura di classe

Le guerre che il capitale scatena nei paesi poveri, in uno scenario internazionale animato dalla corsa alle materie prime, dai conflitti finanziari e dal riarmo bellico, aumentano i flussi migratori verso i paesi capitalisti. Qui le classi dirigenti accrescono la propria opulenza, a discapito di un vertiginoso impoverimento dei  lavoratori. Quindi, il tipo di società in cui viviamo è sempre più povera e multietnica. A fronte di questi processi mondiali, generati dal capitalismo, la risposta naturale che produce la destra conservatrice, in Italia e nel mondo, è sempre più marcatamente populista, xenofoba, identitaria.

Si dirà che il fascismo, con il governo Monti, non ha bisogno dell’olio di ricino e del manganello. Nel nostro Paese, ormai, le aggressioni fasciste sono all’ordine del giorno ed assumono progressivamente i tratti di un richiamo al nazismo. A volte, se ne ricorda la stampa, che cita solo i casi di tentato omicidio. Ma complessivamente, il fenomeno è ampiamente sottovalutato, soprattutto dai partiti politici e dalle organizzazioni che fanno richiamo ad un antifascismo istituzionale e di facciata.

E’ significativo notare come formazioni fasciste, prima destinate a raccogliere consensi nostalgici e marginali, si siano evolute accentuando tratti antisemiti ed intolleranti verso gay, rom, propugnando l’islamofobia e l’immancabile “caccia al comunista”. E’ il caso di Forza Nuova di Roberto Fiore, che è stata fondata il 29 settembre del 1997, nel giorno di Sant’Arcangelo, patrono della Guardia di Ferro rumena, organizzazione fondata da Corneliu Zelea Codreanu, ispirata da un feroce antibolscevismo ed antisemitismo. Ma la stessa Casapound, sostenuta da un giro di denaro imponente, che ne fa il primo gruppo neofascista di Roma, fa esplicito richiamo a figure come Robert Brasillach, delatore di ebrei ed antifascisti e collaborazionista del governo nazista di Vichy.

I fascisti proliferano sul terreno della lotta di classe che i capitalisti stanno conducendo contro i lavoratori e le conquiste del movimento operaio del Novecento. Non a caso, l’obiettivo del governo Berlusconi, prima, e del governo Monti, poi, è di stralciare la Carta costituzionale, fondata sul lavoro e sull’antifascismo. Costituzione che, c’è da dire, è sempre stata attuata soltanto in parte.

Perché dobbiamo difendere la Costituzione

All’indomani della Liberazione e della proclamazione della Repubblica, il 2 giugno 1946, al fascismo, sconfitto politicamente e militarmente dalla Resistenza, è stato consentito di sopravvivere negli apparati dello Stato, nell’esercito, nelle forze dell’ordine, nella pubblica amministrazione. Già Calamandrei parlava dei rischi derivanti da un mancato processo di rinnovamento nella cultura del popolo italiano e da un’adeguata “de-fascistizzazione” del Paese. Egli vedeva nella Resistenza il momento della fondazione di una religione civile, fatta del riscatto, dell’impegno, della partecipazione attiva alla vita politica, economica e sociale del Paese. Calamandrei parlava della Resistenza come un moto “spontaneo” del popolo italiano, che si era sollevato dopo vent’anni di oblio morale del fascismo. Tuttavia, la lettura di Calamandrei, pur animata da un grandissimo profilo intellettuale e giuridico, unico nel suo genere, peccava nella consapevolezza che la Resistenza non era stata un moto spontaneo, ma un processo lungamente preparato dalla lotta antifascista e dall’organizzazione dei partiti politici più combattivi, in primis, quello comunista.

Il superamento dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori, l’inserimento della norma del pareggio di bilancio e lo stralcio di fatto dell’articolo 3 della Costituzione, che sancisce che: “(…) È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese” ci pongono di fronte ad una svolta epocale, che segna la restaurazione dei rapporti di forze fra capitale e lavoro.

Se capitola la Costituzione, l’intero assetto democratico-istituzionale della nostra Repubblica verrà liquidato, a favore di un disegno golpista ed autoritario delle classi dirigenti italiane, che, per dirla con Gramsci, stanno accentuando il proprio carattere sovversivo, a favore di una democrazia che sia solo di diritto e non di fatto, portando a svuotare lo stesso concetto di democrazia dal suo senso più profondo. In questo processo, il Presidente della Repubblica ed il Partito Democratico hanno delle responsabilità storiche pesantissime e si rendono complici di un progetto reazionario, che dobbiamo fermamente condannare. Dobbiamo fare appello alla mobilitazione al corpo elettorale della sinistra moderata, che è attraversato da profondi turbamenti e spaccature. Saremmo ingenui, infatti, a reputare tutti gli iscritti ed i simpatizzanti del PD come dei fiancheggiatori del governo Monti. Sappiamo benissimo, infatti, delle contraddizioni che convivono in quel partito politico e tra i suoi sostenitori, Dobbiamo essere capaci di incarnare la spinta più profonda ed avanzata per i diritti dei lavoratori e la difesa della nostra democrazia, scaturita dalla Resistenza antifascista.

Gli amici dei fascisti

Chi copre i fascisti? Innanzitutto, non siamo di fronte ad un unico movimento, con una testa ed un corpo politico, ma di fronte ad un fenomeno diffuso e composito, costituito da movimenti “auto-organizzati” e “partiti”, da reti informali, come quella degli Hammerskin, e da singoli esaltati, che militano lungamente nelle fila delle formazioni più violente e poi passano all’azione (è il caso del Casseri di Firenze, ritenuto uno degli ideologi dell’Ideodromo di Casapound, ma anche del Breivik di Utoya, in Norvegia).

Sovente, queste formazioni, che dall’inizio degli anni Novanta hanno tentato con un discreto successo un lavoro di penetrazione nelle curve delle tifoserie calcistiche di mezza Europa, trovano in Italia una copertura politica nella destra parlamentare. In particolar modo, nelle maglie del Pdl, fondato dagli eredi dell’M.S.I. poi Alleanza nazionale, e della Lega nord è facile scovare esponenti “nostalgici”, che esibiscono con disinvoltura il saluto romano in comizi pubblici o fanno esplicito richiamo al Ventennio mussoliniano. Differente è il caso di partiti minoritari, come La Destra di Storace o il Movimento idea sociale di Pino Rauti, nati anche da dissidi personali con i partiti più grandi. Ma i partiti istituzionali non si limitano a dare “copertura” ai gruppi neofascisti. E’ noto come Cristiano De Eccher, senatore del Pdl, coinvolto nelle formazioni terroristiche dell’estrema destra, ritenuto il custode dei detonatori delle bombe di Piazza Fontana, abbia depositato in Parlamento un ddl per abrogare la XII Disposizione transitoria e definitiva della Costituzione, quella che prevede il reato di apologia d fascismo.

In sostanza, non è difficile comprendere come, in un Paese come il nostro, in cui la destra parlamentare, a differenza di quella francese, tedesca e britannica, non riconosce i valori fondativi della Repubblica, proliferino ibridi storico-politici e si consenta alla cultura fascista di perpetrarsi e rigenerarsi, in un’epoca di profonda crisi economica e morale.

L’estrema destra in Europa

Tuttavia, sarebbe limitativo dire che il proliferare di gruppi ed organizzazioni neofasciste sia circoscritto alla sola Italia. “(…) In Europa, populismo, nazionalismo, estremismo di destra e neonazismo, per quanto continuino a rappresentare fenomeni specifici e distinti, tendono sempre più ad accavallarsi e sovrapporsi, mescolandosi l’uno nell’altro (…) La loro progressione, prima lenta, poi accelerata, è avvenuta in un quadro che è andato rapidamente trasformandosi, segnato da nuovi rapporti economici e finanziari, come da profondi cambiamenti tecnologici, con l’introduzione di un’instabilità generale, di insicurezza e paura. Ampi sono stati i settori che si sono ritrovati scoperti di fronte alla nuova realtà sociale.” (S. Ferrari, in “Il panorama dell’estrema destra europea, populismi e destre estreme a Est e a Ovest”).

Ci troviamo, in ultima analisi, di fronte ad un processo di deriva delle classi dirigenti continentali, di cui non conosciamo la durata, ma che ha sicuramente un’estensione profonda. La crisi economica coinvolge ampi strati della società, soprattutto i proletari ed il ceto medio, che, a seconda dei paesi, sono divenuti permeabili alla propaganda di ideali reazionari.

Il fenomeno rossobruno

Il fascismo è onnipresente, ben foraggiato dal grande capitale, rivendica una “cultura non conforme”, muta pelle in modo repentino, ammicca a miti della contestazione giovanile del ’68 e tenta finanche di penetrare, con la propria propaganda, nelle fila del movimento comunista. E’ il caso del cosiddetto fenomeno “rossobruno”, che ha una lunga gestazione nelle concezioni del belga Jean-Francois Thiriart, in gioventù un socialista massimalista (come Mussolini), poi arruolatosi nelle SS Valloni.

Nel Dopoguerra, Thiriart venne condannato per collaborazionismo e, nel 1963 fondò l’organizzazione “Giovane Europa”. Dapprima ferocemente anti-comunista, convinto com’era che il nazionalsocialismo fosse una valida alternativa al comunismo sovietico ed all’imperialismo nordamericano, Thiriart svoltò verso una lettura “nazional-bolscevica”, rivalutando ed esaltando, in chiave conservatrice, dei tratti della figura storica di Stalin e dell’Unione sovietica, considerata un baluardo “nazionalista” contro gli Stati Uniti d’America.

Questa lettura trovò successo in alcuni gruppi neonazisti europei. Tra i “padri” del rossobrunismo italiano troviamo fra gli altri Franco Freda (fondatore della casa editrice Aristocrazia Ariana e del Fronte Nazionale, processato per la strage di Piazza Fontana), Gabriele Adinolfi (Terza Posizione, ideologo ed ispiratore di Casapound), Peppe Dimitri (afferente ai N.a.r., poi in Alleanza Nazionale, infine consigliere del sindaco Gianni Alemanno) e Roberto Fiore (segretario nazionale Forza Nuova).

Il primo nome adottato dal gruppo fu “Lotta studentesca”e pubblicò la rivista: “Per la Terza posizione”. Questa formazione, più votata al “movimentismo” ed alla cultura nazional-popolare, riuscì a coalizzare molti ex-militanti di gruppi già disciolti per apologia di fascismo come Ordine Nuovo, Avanguardia Nazionale, Lotta di Popolo e Fronte Studentesco, predicando l’equidistanza fra il comunismo e l’imperialismo.

A proposito di una certa sinistra pseudo-rivoluzionaria

Il rossobrunismo è una galassia costituita da più approcci teorici, convergenti però in un comune obiettivo: gettare confusione e divisione tra i comunisti e, più in generale, gli internazionalisti. Esiste, infatti, l’interpretazione “comunitarista”, di cui il massimo esponente in Italia è Costanzo Preve, proveniente dalle fila della sinistra extra-parlamentare, poi approdato ad una graduale abiura del marxismo, fino alla teorizzazione dell’incontro fra comunismo e nazifascismo in un comune terreno anticapitalista. Latori del suo pensiero sono i redattori del sito: www.comunismoecomunità.it.

Vi è poi la lettura geopolitica dello scontro fra potenze mondiali, generata dalle teorie euroasiatiste dei russi  Zhirinovskij e Limonov, dichiaratamente “nazional-bolscevichi”, che, in un sincretismo a noi incomprensibile, propugnano sulle proprie bandiere un cerchio bianco su sfondo rosso ed una falce martello nera. In linea col pensero de primi due anche Dugin, fondatore del “Fronte nazional bolscevico” e del cosiddetto “Partito Eurasia”, uno dei primi a tradurre in russo le opere del principale  teorico nazista, Julius Evola. Costoro, in una lettura nostalgica dei grandi fasti della Russia zarista e della potenza militare dell’URSS, concepiscono un’alleanza fra tutte le potenze asiatiche, europee e mediorientali (in primisi, l’Iran) contro il comune nemico, visto nell’imperialismo americano. In Italia, estensori di questa interpretazione sono gli animatori del sito “Coordinamento Progetto Eurasia”.

Singolare poi, è il caso del sito “Stato e potenza”, che ripropone la stessa chiave di lettura borghese dei rapporti internazionali e fa riferimento ad un “socialismo rivoluzionario e nazionale”, introducendo il proprio manifesto programmatico con una frase di Ho Chi Minh ed individuando nel Fondo Monetario Internazionale, nella Federal Reserve e nella Banca Centrale Europea la genesi di un complotto orchestrato dai circuiti giudaico massonici, che avrebbero generato la crisi capitalista.
Da notare come questo sito riproponga un simbolo di una spada posta in diagonale dietro uno scudo, che riporta delle croci frecciate. Qualcuno ha avanzato la tesi fantascientifica che quel simbolo rappresentasse il distintivo della Stasi, la polizia politica della DDR. In realtà, la spada è un gladio e, ciò che è peggio, è l’inquietante analogia fra le croci poste sullo scudo e lo stemma del Partito delle Croci Frecciate ungheresi, organizzazione neonazista fondata da Ferenc Szalasi, impegnata nei pogrom contro gli ebrei e nella repressione antifascista sotto la dittatura filonazista dell’ammiraglio Horthy, poi, salito al potere nel 1944. Attualmente, la simbologia delle Croci frecciate è sfoggiata dallo Jobbik, partito neonazista ungherese, e dalla Guardia magiara, la sua struttura para-militare. Lo Jobbik sostiene di battersi contro le congiure “massoniche e sioniste” e definisce l’Olocausto un “bluff ebreo”.

Non si può, infine, non citare il caso del “Campo antimperialista”, de “La Rinascita – Quotidiano della Sinistra Nazionale”, “Sumud – Associazione antimperialista”, “Appello a popolo”, “Rivista indipendenza”, che rivendicano tutti il proprio appoggio alla causa palestinese ed araba, sfociando in interpretazioni antisemite, date dall’identificazione di tutto il popolo ebraico nello stato d’Israele e nelle politiche genocide dell’estrema destra sionista. Lo sbocco di queste attestazioni di solidarietà è la “distruzione” Israele (e di tutti gli ebrei)! Qualcuno di questi siti, in tempi recenti, si è spinto persino in un appoggio srumentale al movimento dei No tav. L’obiettivo è sempre il solito: costruire sistematicamente la confusione, riproponendo teorie politiche ed economiche fasciste (vedi il tema della sovranità monetaria, la fuoriuscita dall’euro, il concetto di nazioni che si identificano con delle etnie superiori ad altre, ecc.)!

I Giovani Comunisti e l’antifascismo

Purtroppo, c’è da dire, che in assenza di una corretta lettura marxista delle questioni internazionali, tesi come quelle rossobrune vengono riprese, con una buona dose di superficialità ed ingenuità, anche da militanti onesti e rischiano di fare “senso comune”. Ma è nostro compito educarci all’analisi ed alla prassi marxista, piuttosto che ripiegare su letture semplicistiche della complessa realtà odierna. Questo è ciò che stiamo facendo.

I Giovani Comunisti, da un anno e mezzo, hanno istituito una responsabilità specifica sull’antifascismo nel proprio gruppo dirigente nazionale. L’obiettivo che ci siamo dati non è soltanto di coordinare l’attività della nostra organizzazione in modo costante e sistematico, rompendo quello schema che vuole l’antifascismo relegato ad una certa cultura dell’emergenza e dello spontaneismo. Per noi l’antifascismo non è uno scontro tra bande rivali in strada. I GC hanno imparato che contro il fascismo si lotta ininterrottamente tutto l’anno, con un intenso lavoro politico, culturale ed organizzativo, coordinando le proprie forze sui territori, nelle sezioni dell’ANPI, nelle reti antifasciste autorganizzate, nel tentativo di costruire il più vasto schieramento giovanile contro i rigurgiti reazionari.

Abbiamo strutturato il nostro dipartimento nazionale istituendo in ogni federazione un responsabile antifascismo, che ha il compito di monitorare costantemente i movimenti delle formazioni neofasciste, sviluppando inchiesta e denuncia politica, disvelando anche i collateralismi con la destra istituzionale. A gennaio abbiamo lanciato la nostra prima campagna nazionale sull’antifascismo: “Stalingrado in ogni città!”. Il nostro obiettivo è di costruire una mobilitazione continua contro il fascismo, destando le masse giovanili dal torpore di questi decenni e spingendole all’impegno politico, per contrastare le derive reazionarie del capitalismo e riaffermare nell’antifascismo la coscienza politica degli italiani.

Per noi l’antifascismo non è una lapide, è un programma d’azione!

In più di una circostanza, come a La Spezia, abbiamo smascherato le coperture con esercizi commerciali dei gruppi eversivi come Casapound, che, nel ripostiglio del pub “L’Olandese volante”, dicitura comune ad una rete di locali, dietro cui si celano e si foraggiano, da Milano a Todi, gruppi neofascisti, venivano nascoste mazze, catene, spranghe di ferro, tirapugni, coltelli.

A Monza, abbiamo spinto alla mobilitazione tutti gli antifascisti, denunciando le connivenze fra i gruppi come “Lealtà e Azione” ed amministratori del Pdl. Stessa cosa abbiamo fatto a Pavia, disvelando il legame fra il vicesindaco della Lega nord e Forza Nuova. A Napoli, dal 2009, siamo stati fra i protagonisti delle diverse ondate di mobilitazione antifascista contro Casapound, che non è mai riuscita a radicarsi in città, e siamo stati capaci di far approvare, primi in Italia, un ordine del giorno che dichiara la Consulta Provinciale Studentesca apertamente antifascista, stringendo un intenso rapporto di collaborazione con l’ANPI.

Nella provincia di Perugia, grazie all’attività dei giovani compagni e dei nostri amministratori, siamo riusciti a far approvare in diversi comuni un ordine del giorno per riaffermare i valori repubblicani e vietare le sedi istituzionali ai gruppi neofascisti.

A Catania e Palermo siamo stati i primi, e fra i pochissimi, a denunciare le pesanti infiltrazioni di cosche mafiose e di fascisti di Forza d’Urto (gruppo afferente a Forza Nuova) nel cosiddetto “Movimento dei forconi”.

Per non citare Bologna, dove un corteo di Giovani Comunisti ha ricacciato fascisti di Forza Nuova nella giornata delle foibe. O Giugliano di Napoli, dove, nel medesimo giorno, un picchetto di Giovani Comunisti e studenti hanno impedito l’ingresso di esponenti neofascisti in una scuola, che volevano tenere una “conferenza” sulle foibe, con l’avallo della preside dell’istituto e del sindaco del Pdl. Ricordiamo poi, la Lombardia, la Toscana, il Lazio, la Campania, solo per citare alcune realtà, dove diversi compagni hanno procedimenti a carico per scontri coi fascisti.

Abbiamo attivato un meccanismo di autofinanziamento, ancora da perfezionare e sviluppare appieno, per sostenere le spese legali dei compagni interessati da procedimenti giudiziari. Il caso più eclatante è stato quello della costituzione di un comitato per Alessandro Savoldi, giovane comunista pavese, che era stato querelato da Roberto Fiore in persona, con il rischio di essere condannato al pagamento di una penale di 15 mila euro. Alessandro, infine, è stato prosciolto da ogni accusa.

Persino nella Roma di Alemanno, i Giovani Comunisti, presenti ai picchetti davanti alle fabbriche, sono stati aggrediti ferocemente dai fascisti nel giorno dello sciopero generale della FIOM. Ma non hanno desistito. Numerosissimi, infine, i casi di un rinnovato impegno dei Giovani Comunisti tra gli studenti, volto a politicizzare le nuove generazioni con l’antifascismo. Questa attività si è palesata nell’elezione di rappresentanti di istituto, nella costituzione di nuovi collettivi e coordinamenti studenteschi, che hanno alimentato tra i giovani un ritrovato entusiasmo sulla Resistenza, favorito dall’incontro che stiamo incentivando con i partigiani dell’ANPI.

Questi sono solo alcuni degli esempi di una generazione di giovani militanti comunisti che, dal Nord al Sud del Paese, continua “senza tregua” la lotta contro il fascismo e l’indifferentismo, di cui parlava Calamandrei, che è una zona grigia pericolosa, in cui alcune idee rischiano di attecchire. Abbiamo imparato che le  botte non piegheranno mai la nostra volontà di trasformare il mondo, di estirpare il cancro fascista, di attuare i dettami della nostra Costituzione. E, finchè non otterremo la vittoria, continueremo a lottare!”

DANIELE MAFFIONE

Responsabile Antifascismo, Direzione nazionale Giovani Comunisti

13 aprile 2012

84 commenti su “Il nostro antifascismo: un programma di azione”

  1. Prima di tutto comunismo & comunità non ha niente a che fare con Thiriart, in oltre Patria del Ribelle per la cronaca è di un compagno di Rifondazione.

  2. Le questioni della sovranità monetaria e dell’uscita dall’euro sono questioni serissime e vanno affrontate con la massima attenzione. La fuoriuscita dall’Euro, al pari dell’uscita dalla NATO, devono essere al centro del nostro programma.
    Non sei d’accordo Maffione?

    Mattia Marras

  3. Daniele Maffione, sarà forse lei che vuol fare confusione? Qual’e’ la sua opininine sulle politiche del FMI e della Banca Mondiale?

  4. Mattia Di Gangi

    Nel largo settore riservato al “rossobrunismo” è stata messa un’accozzaglia di cose che ha prodotto il solo risultato di creare una gran confusione. Sei partito da Fiore di Forza Nuova per arrivare ad Andrea Salutari che praticamente fino a ieri era il coordinatore dei GC a Torino.
    Cerchiamo di informarci anzichè creare minestroni.

  5. Che dire di uno che scrive che la sovranità monetaria è una “teoria economica fascista”…? E’ possibile commentare uan frase di una tale ignoranza e grettezza? Fascista Keynes, fascista Marx e fascista Lenin….. mentre i democratici e gli uomini di sinistra sarebbero i Delors, i Giscard d Estainge, i Perroux che hanno progettato qst Europa per popoli schiavi? Se il baluardo al fascismo fossero tizi come questo Maffione saremmo gia in pieno ventennio… e la cosa bella e che probabilmente lo siamo già ma non ce ne siamo ancora pienamente resi conto.

  6. Se qualcuno mi spiega perchè la sovranità monetaria o l’uscita dall’euro siano “teorie politiche ed economiche fasciste” gliene sarei molto grato.

  7. “Il blog “La patria del ribelle”, che rivendicano tutti il proprio appoggio alla causa palestinese ed araba, sfociando in interpretazioni antisemite, date dall’identificazione di tutto il popolo ebraico nello stato d’Israele e nelle politiche genocide dell’estrema destra sionista. Lo sbocco di queste attestazioni di solidarietà è la “distruzione” Israele (e di tutti gli ebrei)!”

    Questa è da QUERELA! Nel mio blog “Patria del Ribelle” non hai mai scritto neanche un articolo su Isreale! VERGOGNATEVI!
    E chiaramente un attacco politico perchè, da dirigente dei Giovani Comunisti, oso dibattere sui temi della sovranità nazionale, sull’illeggitimità del debito e sull’uscita dall’Unione Europea.
    Se proprio dovete attaccarmi fatelo su ARGOMENTI VERI! Qual’è la posizione dei compagni del KKE su questi temi? Volete mettere anche loro in un unico calderone?

    Oggi o domani vi rispondo punto su punto!

  8. quanta confusione!

    Un articolo a dir poco confusionario. Quello che non si capisce è che cosa ci sia di interessante nel diffamare qualcosa che non si conosce.
    1) Costanzo Preve non ha mai teorizzato ” l’incontro fra comunismo e nazifascismo in un comune terreno anticapitalista “. Egli sostiene che destra e sinistra abbiano avuto la loro funzione storica ma che adesso siano superate. Sul fenomeno fascista e sul comunismo ha scritto talmente tante di quelle righe che solo chi non le ha lette può affermare la fesseria prima citata. Ma basterebbe sapere che egli si definisce ” allievo indipendente di Marx ed Hegel” per chiuderla qui.
    2) Non si capisce poi cosa c’ entrino Patria del Ribelle, Appello Al Popolo, Campo Antimperialista e Rivista Indipendenza con Rinascita! Ma con quale metodo ha fatto questo accostamento? Ma soprattutto: ma l’ autore conosce quali sono gli argomenti principali di Appello al Popolo, Patria del Ribelle e Rivista Indipendenza? La difesa della sovranità dell’ Italia contro l’ UE/EURO e la NATO, ovvero la difesa della sovranità dello stato COSTITUZIONALE ( OVVERO DELLA COSTITUZIONE CHE L’ ARTICOLO VORREBBE DIFENDERE MA NON SI CAPISCE COME VISTO CHE PER LUI DIFENDERE LA SOVRANITA’ E’ ARGOMENTO DI ” ECONOMIA FASCISTA” ).la teoria del signoraggio e la strumentalizzazione del concetto di patria per scopi imperialistici sono concetti fascisti. La sovranità dello stato nazione ( economica, monetaria, politica, militare,ecc ) non lo è affatto.

  9. Sono queste analisi prive di fondamento che alla fine in italia e in tutto l’occidente hanno svuotato il comunismo di ogni carattere rivoluzionario, hai dedicato più righe nell’attaccare il povero Costanzo Preve e i cosiddetti Rosso-Bruni (termine coniato da Eltsin) che non il governo Monti che ci sta portando alla fame. Purtroppo oltre la caro benzina dobbiamo subire anche il rincaro delle piccozze

  10. Bixio civitavecchia

    Sfaticato vai a studiare prima di fare i copia e incolla.
    Preve nazifascista? (cia hai mai parlato?)
    Patria del ribelle antisemita
    Campo antiimperialista con acostamenti vergognosi
    Comunismo e comunità descritta a cazzo di cane.

    ridicolo.

  11. Andate a vedere il profilo facebook di Aldo Lusci, noto provocatore… e ISCRITTO AL PARTITO DI RIZZO! LUSCI, E’ UN ONORE CHE TU INFAMI I NOSTRI COMPAGNI… CON LO STALINISMO ABBIAMO CHIUSO DA UN PEZZO… E TU/VOI SIETE DAVVERO FUORI DAL MONDO… CHE PENA!!!

  12. Mattia Di Gangi

    Giovanni, sinceramente a me sembra più grave quello che ha scritto Maffione, perchè ha la pretesa di spiegare cose che non conosce o, peggio ancora, che vuole diffamare, rispetto a mezza riga scritta da Lusci.
    Io sono iscritto ai Giovani comunisti e sono convinto che le analisi di questo genere sono il fondamento su cui si basano le nostre sconfitte.

  13. Bixio civitavecchia

    ma quando risponde l’interessato?

    ah..sta cercando link su internet e prove “schiaccianti ” che ha ragione…

  14. Mattia Di Giangi: e dove fai politica? Dove sei iscritto? Non ti si sente in giro… E soprattutto: è intollerabile che un iscritto ad unaltro partito parli così dei nostri dirigenti… e del nostro coordinatore nazionale! Ma un po’ di rispetto… vada a parlare con Marco Rizzo e gli chieda dove trova i soldi per fare politica…

  15. E’ intollerabile che un dirigente dei Giovani Comunisti(nel caso specifico Daniele Maffione) calunnia un altro compagno del suo stesso partito accusandolo di COSE FALSE! Ho chiesto chiarimenti e prove di questi articoli apparsi sul blog La Patria del Ribelle in cui si dice che sono per la distruzione di Isreaele e di tutti gli ebrei.
    Prove che non potranno mai vedersi visto che sul BLOG MAI ho parlato di Isreaele ne di ebrei.

    Caro “anonimo” Mimmo inizia a dirci tu chi sei, dove militi. Io in tutti i miei commenti mi firmo.
    Andrea Salutari, gestore del blog Patria del Ribelle
    Fino a pochi giorni fa coordinatore dei Giovani Comunisti, attualmente membro del CPF di Torino e membro del glorioso circolo di Nichelino (il secondo per iscritti di tutta la Federazione torinese).

    Ora che mi sono presentato caro “mimmo” mi mostri tu le prove di quanto mi viene accusato o capisci che è stato diffamato un compagno del tuo partito?

    Nell’articolo si dice: “teorie politiche ed economiche fasciste (vedi il tema della sovranità monetaria, la fuoriuscita dall’euro”

    Un comunista qualsiasi con un minimo di preparazione sa che l’uscita dell’UE/Euro è posizione di diversi partiti comunisti europei a due cifre che spesso noi italiani “lodiamo”. O forse il KKE (per esempio) è un covo di fascisti?
    Chi dice questo lo fa solo per un motivo: vuole proibire un dibattito all’interno di Rifondazione.

  16. Spero che il compagno Salutari lavi con una bella querela, le offese totalmente gratuite e ingrate ricevute.
    Detto questo quando si parla di sovranità nazionale e autodeterminazione dei popoli si è rossobruni, quando ci si culla col sionismo strisciante viaggiando da ospiti in Israele e assumento posizioni imperialiste ambigue (vedi Libia e Siria) si è coordinatori nazionali GC…
    che tristezza

  17. Solo quello che è stato scritto su Preve è da vomito e lascio stare tutto il resto. Siete veramente finiti… solo “ANTI” …senza una strategia, una visione d’insieme, niente di niente… In realtà vi fanno comodo i cosiddetti “fascisti”, per tirare a campare nell’atomizzazione residuale e identitaria e fallita, per rispolverare queste pseudo-battaglie destra-sinistra, comunismo-fascismo ecc ecc e procrastinare all’infinito la formulazione di una NUOVA teoria del capitalismo nella sua fase assolutizzante (e dubito che chi scrive l’articolo conosca comunque le vecchie analisi teoriche marxiane). Siete allo sbando. Per tornare a Preve, invito alla lettura di questo “rossobruno” in merito al recente congresso del Vostro partito, magari qualcheduno si sveglia. Tanti auguri compagni.

    http://kelebeklerblog.com/2011/12/16/costanzo-preve-sul-congresso-di-rifondazione-comunista/

  18. Simone Oggionni

    caro Daniele Satta,
    “assumendo posizioni imperialiste ambigue (vedi Libia e Siria)”. A cosa ti riferisci?
    Oltre a “cullarmi con il sionismo strisciante” (poetico), le mie posizioni sarebbero imperialiste (sic) e ambigue (!). Spero tu ti renda conto di quello che scrivi.
    A me sembra proprio di avere fatto il contrario, quando per esempio qualcun altro andava sotto l’Ambasciata libica con le bandiere monarchiche, ma forse mi sono perso qualcosa.
    Mai mi sognerei di querelarti, ma voglio soltanto capire fino a che punto spinge l’imbecillità politica.
    Simone Oggionni

  19. Maffione maffione…hai fatto proprio un bel casino eh?
    Sei l’emblema del comunismo italiano, complimenti.

    Sai cosa dovresti imparare?
    Che usare un linguaggio abbastanza colto, non ti fa diventare colto.
    Sei un nozionista, non hai cultura di niente.

  20. Francesco Delledonne

    Si tratta di un gravissimo attacco ad un compagno, senza alcun fondamento politico. Se ha un po’ di dignità politica, Maffione dovrebbe ritirare la frase in cui accusa di fascismo e antisemitismo il blog “Patria del Ribelle” e chiedere pubblicamente scusa.

  21. Caro Oggionni predina come una battuta Luttaziana, mi riferisce a posizioni troppo severe, magari trascinati dalla foga di certa stampa, nel condannare certi paesi e certi capi di stato…dire ne con Gheddafi ne con la NATO esprime una posizione inutile e che alla fine tende a favorire quest’ultima.Sopratutto alla luce del fatto che la popolazione libica la 90% stava con Gheddafi e alla luce del fatto che tuttoggi i cosidetti ribelli non controllano il paese nemmeno con l’appoggio logistico, mediatico e bellico occidentale.
    Penso che la posizione antimperialista più utile ce la possano dare, per quanto non siano dei Messia, i paesi opposti all’imperialismo, Venezuela, Bielorussia, Iran, Libia, Korea del Nord.
    Penso che per esempio parteggiare sfrenatamente per rivoluzione Verde iraniana con Moussavi, clerico-fascista foraggiato dall’occidente contro il cattivo Ahmadinejad stimato ed apprezzato dai “dittatori” sia una posizione pesantemente imperialista.

    “la propria indisponibilità contestuale ad aderire ad una visione campista che assume nella Siria o nell’Iran alleati strategici e che si traduce (come erroneamente alcuni settori minoritari della sinistra italiana hanno fatto nelle scorse settimane) nella promozione di iniziative insieme a organizzazioni o strutture di estrema destra”
    Dovremo chiederci se allora i vari Chavez o Castro, che assumono una visione assolutamente frontista senza riserva, sono dei fascisti o degli ingenui…
    Gheddafi è stato decorato con la spada di Simon Bolivar, alta onorificenza Venezuelana, Assad ha ricevuto appoggio incondizionato, Ahmadinejad idem…
    Dovremmo chiederci se i partiti comunisti esteri di un certo rilievo assumono certe posizioni perchè contaminati da rossobrunismo antisemita..

    Non sono un animale politico, spesso sono molto goffo e grossolano, potrei trasudare di imbecillità politica, non lo escludo, non saprei; però sono sicuro di non aver mai messo piede a Tel Aviv da ospite…

  22. Simone Oggionni

    Bene, Satta, hai risposto nel migliore dei modi alla mia curiosità. Un cordiale saluto, Simone Oggionni

  23. Andrea Jacopo Sala

    Un discorso talmente fanatico e delirante da poter competere con quelli di Pontifex.
    Picconate di staliniana memoria e accuse di eresia in stile peggior Torquemada colorato di rosso per l’occasione.

    Ulteriore prova che l’Antifascismo ha concluso la sua funzione storica e rimane un futile passatempo per inquisitori mancati.

    Il buon vecchio Pasolini aveva ragione: il borghese si traveste sempre più da proletario da quando esserlo è diventato un marchio. E manifesta, Dio solo sa con quale presunzione di coerenza ideologica, con la maglietta di Che Guevara e la bandiera della pace. Povero Ernesto…

  24. In relazione a quanto di vergognoso è stato detto su Preve, riporterò un pezzo di un suo intervento a proposito di Bordiga.

    “Il rifiuto (di Bordiga) di incorporare la critica al capitalismo, all’interno dell’antifascismo, e soprattutto la piena comprensione del fatto che di per sé l’antifascismo (particolarmente quando diventa una “religione civile” cerimoniale di legittimazione in conclamata assenza di fascismo propriamente detto) è sempre e soltanto una forma di liberalismo, sia pure di “sinistra”, ed è pertanto impossibile fondare sull’antifascismo il socialismo ed il comunismo. Quanto dico non ha ovviamente nulla a che fare con la legittima valutazione storica e storiografica sia dei fascismi (al plurale) sia degli antifascismi (al plurale), ma deve essere ferreamente limitato al solo contenuto della tesi bordighiana, per cui l’antifascismo è sempre e soltanto una variante ideologica del liberalismo, ed in esso deve inevitabilmente cadere prima o poi in modo gravitazionale. Per capire la tesi di Bordiga è necessario, soprattutto in Italia, un doloroso riorientamento gestaltico globale, in quanto in superficie le cose sembrano proprio essere rovesciate, dal momento che dopo il 1945 l’antifascismo è stato praticato soprattutto come copertura e mascheramento ideologico di legittimazione del comunismo italiano, consapevole della ristrettezza della sua base di consenso in base a cose come la dittatura del proletariato o il sociologismo operaista. Ma questa, appunto, è la superficie e non la profondità. In realtà

    l’insistenza sul minimo comun denominatore antifascista del patto costituzionale degli ita- liani non portava che superficialmente ad una legittimazione dei comunisti, visti come parte integrante e maggioritaria del partigianato resistenziale antifascista, in quanto agiva in profondità (e gli ultimi decenni lo hanno dimostrato senza ombra di dubbio) come critica di tutte le “dittature” e come apologia del solo sistema liberale. La logica dell’antifascismo non portava dunque verso Lenin e neppure verso Gramsci, ma portava inevitabilmente verso la teoria delle regole del gioco di Norberto Bobbio o verso la critica del totalitarismo di Hannah Arendt. Soltanto il lungo periodo nella storia permette di giudicare veramente la preveggenza strategica delle grandi ipotesi teoriche, e oggi (2011) possiamo dire che il rifiuto dell’antifascismo di Bordiga era appunto preveggente, perchè intuiva precocemente il nesso organico fra antifascismo e liberalismo, al di là delle congiunturali strategie di legittimazione del PCI fino al 1991”. Non so se è chiaro… siete dei poveretti e lasciate stare Preve, uno dei pochi pensatori dialettici che questa pattumiera di nazione si ritrova. Fate pena.

  25. La cosa più triste è che i detrattori dell’articolo di Daniele si affidano agli insulti e agli anatemi per contestarne la validità e l’approfondimento nel tema che tratta.
    Si attacca Simone sempre sulla questione “Israele”, si dice che Daniele non capisce nulla di “x” e di “y” e si proferisce il tutto magari anche con un linguaggio che ha del minaccioso e che è davvero spiacevole.
    Credo, giovani compagni e compagne, che sia venuta l’ora di affrontare una discussione profondamente serena e di dirci chiaramente che tra di noi ci sono delle differenze profonde: c’è chi vorrebbe la falce e martello come feticcio da reclamare ad ogni azione del Partito o dei GC e da erigere come monumento dietro ogni angolo e c’è chi, come me, ma anche come molti giovani comunisti e comuniste crede che la storia dei comunisti sia l’elemento su cui fondare una nuova storia sempre e proprio dei comunisti.
    Il “rosso-brunismo” è francamente così lontano dalla via della “rifondazione comunista” che non capisco come possa essere anche solo difeso da qualcuno che sia iscritto al PRC e ai GC.
    Lasciate a Costanzo Preve la predicazione del suo comunitarismo come depurazione del comunismo dalle incrostazioni novecentesche e dal libertarismo cui è giusto invece affidarlo.
    L’elogio del comunitarismo è, al pari dello stalinismo, una mortificazione del movimento comunista. Del comunismo stesso, dunque.
    Saluti fraterni.

    Marco Sferini

  26. Massima solidarietà al compagno Andrea Salutari e al suo ottimo lavoro sul blog “La patria del ribelle”, e massima solidarietà ai compagni della rivista indipendenza, che da anni analizzano le dinamiche nazionali ed internazionali con occhio critico da sinistra (analisi e proposte anche di un certo spessore culturale). Questi Leoni da Tastiera che giorno dopo giorno non fanno altro che commentare e giudicare il lavoro altrui, tipico di chi non ha nulla da fare tutto il giorno, non fa altro che affossare sempre più una sinistra ridotta ormai allo stremo. Tuttavia mi fa piacere vedere tutti questi commenti contro questo vergognoso articolo, che contiene infamie molto pesanti .Quello che ho pensato subito è di trovarmi di fronte l’ennesimo prete rosso sempre pronto a puntare il dito verso chi cerca di interpretare la nostra epoca moderna all’infuori delle sacre scritture degli evangelisti del socialismo MArx e Hegel. Il prete rosso predica l’avvento del comunismo ideale dall’oggi al domani, come i preti veri parlano del giudizio universale e dell’aldilà. Spero vivamente che questo articolo porti almeno alle dimissioni di questo tizio che si fregia del pomposo titolo di Responsabile Antifascismo Nazionale GC per la grande figura di merda fatta.
    Onore a tutti i compagni diffamati!

  27. Vedo il silenzio … ho fatto delle domande chiare. Chi evita di rispondere in realtà ammette semplicemente che HA SCRITTO UNA COSA FALSA PER DIFFAMARE UN BLOG E NON SE NE VERGOGNA!

    Il blog “La patria del ribelle”, che rivendicano tutti il proprio appoggio alla causa palestinese ed araba, sfociando in interpretazioni antisemite, date dall’identificazione di tutto il popolo ebraico nello stato d’Israele e nelle politiche genocide dell’estrema destra sionista. Lo sbocco di queste attestazioni di solidarietà è la “distruzione” Israele (e di tutti gli ebrei)!”

    Questa è da QUERELA! Nel mio blog “Patria del Ribelle” non hai mai scritto neanche un articolo su Isreale! VERGOGNATEVI! Pubblicate ORA E SUBITO i presunti articoli antisemiti.
    La cosa triste sono le calunnie e il silenzio o lo spostare la discussione su altro.

    Questo articolo che l’amministratore Sferini ha pubblicato già contiene calunnie e insulti. Essere accusato di antisemitismo e fascismo (SENZA ALCUNA PROVA O ARGOMENTAZIONE) è un insulto a casa mia! Quindi prima di parlare di eventuali insulti nei commenti pensi a quello che ha pubblicato!

  28. Veramente i detrattori dell articolo mi pare abbiano parlato a iosa di contenuti, mentre i sostenitori ancora non hanno detto una parola neanche sulle diffamazioni piu che evidenti al compagno Salutari. Più che di antifascismo sembra si tratti di regolamento di conti interno

  29. Caro Salutari, non sono l’ “amministratore” del sito, ma semplicemente il webmaster volontario. Quando mi è stato chiesto di occuparmi tecnicamente di questo sito ho accettato per dare una mano ai GC del tutto volontariamente e senza alcuna partigianeria di sorta nelle opinione espresse negli articoli.
    Non sta a me valutare ciò che deve essere pubblicato o meno. Queste sono decisioni politiche che solo l’esecutivo dei GC può prendere.
    Tu hai fin troppo abusato della pazienza del sottoscritto nel citarlo e ricitarlo per insultarlo anche pesantemente in “tempi” passati.
    Ti chiederei di accettare l’opinione da me espressa come contributo alla discussione e niente più.

    Marco Sferini

  30. Sottolinerei “senza alcuna partigianeria di sorta nelle opinione espresse negli articoli” :DDD

  31. Curiosa la tua non partiganieria, e dire che oggi hai scritto ciò!

    Solidarietà al compagno Daniele Maffione per gli attacchi che gli vengono rivolti su https://www.giovanicomunisti.it per l’ottimo articolo che ha scritto sull’impostazione antifascista dei GC. Guarda caso le repliche e le critiche sono tutte “comunitariste”. Strani questi pseudo-comunisti così legati alla “patria”…

    Gli insulti erano semmai i tuoi. Ma tu per evitare di rispondere nei contenuti ti appelli sempre ai “presunti” insulti. Fai come ti pare.

    Se domani, come qualcuno vorrebbe farmi credere, mi diranno che hanno confuso il mio blog con La voce del ribelle di Fini datti da fare a modificare!

  32. Gli ordini li dai a casa tua, caro Salutari. Io rispondo solo ai compagni dell’esecutivo. Non a te. E i toni imperativi li usi in un altro partito, non in Rifondazione e con nessun compagno e con nessuna compagna di Rifondazione. Cerca di imparare l’educazione e soprattutto il rispetto per il lavoro volontario che viene fatto su e per questo sito.

  33. Ecco il tuo rispetto. Calunniate i compagni e poi ha il coraggio di dire: senza “partigianeria”. Sei l’unico che ha dato solidarietà al carnefice. Come al solito dimostri quello che sei .. Non rispondi alle domande perchè sei complice!

  34. Eric Maulbertsch

    NON ci sono parole. se NON….CERVELLI FRITTI!
    Delirare mettendo nello stesso calderone Monti , massonerie, mire giudaiche di dominio del mondo con i loro più acerrimi antagonisti, per di più chiamandoli tutti, indistintamente: FASCISTI…che cosa è, se non
    l’abbandono dell’intelligenza? CERVELLI FRITTI COMUNISTI UNITI…ecco cos’è…

    Eric Maulbertsch

  35. Ma vi pare normale che vengo accusato di antisemitismo e fascismo per gli articoli che scrivo sul mio blog e 4 giorni dopo nessuno, e per nessuno intendo lo stesso Maffione, mi dice quali sono gli articoli “incriminati”. Questo è di una gravità pazzesca. Dimostra ancor di più la gravità dell’attacco a solo scopo denigratorio, senza alcun contenuto. E prego tutti, tutti, qualsiasi posizione abbiate di vigilare su un comportamento del genere che ritengo inacettabile!

  36. Bixio civitavecchia

    un disco rotto:
    Continuano le invenzioni e le personali ( e di comodo) interpretazioni della (altra) realtà.

    Non rispondono mai a tono.

    Buona estinzione.

  37. http://patriadelribelle.blogspot.it/2012/04/i-comunisti-greci-sono-fascisti.html

    In un mio recente articolo (Sovranità, Antimperialismo, Patriottismo) chiedevo: Dire No al Debito, uscire dall’Unione Europea e dall’Euro è posizione minoritaria forse, ma non è più un tabù. Si deve discutere di sovranità, antimperialismo, patria per una prospettiva socialista! La domanda non retorica che vi pongo è: si può?

    L’articolo di Maffione risponde al mio interrogativo: NON SI PUO’

  38. Condivido pienamente l’articolo di Daniele Maffione che, finalmente, fa chiarezza su un fenomeno come quello rossobruno che, da comunisti, abbiamo il dovere di rigettare con forza. Analisi come questa sono strumenti utili a tutto il partito, anzi, dobbiamo approfondire ulteriormente per far venire a galla tutto il marcio. Continuiamo su questa strada, che è quella giusta. Gli insulti, al compagno Maffione ed al partito, non ci fermano e li rimandiamo al mittente. La nostra risposta è sempre stata e continuerà ad essere politica.

    Arianna Ussi – direzione nazionale PRC

  39. Io non credo sia intelligente né politico trasformare quanto detto nell’articolo del compagno Maffione in una sterile polemica personalistica. Con franchezza, non ci interessano i referendum sulle persone. L’articolo di Daniele ha il grande merito di mettere in luce l’emersione di un fenomeno molto pericoloso e strisciante per le fila comuniste, come il rossobrunismo, che forte della confusione e di una debolezza di analisi pur presente tra i comunisti su alcune tematiche, provano a confondere le acque ibridando il punto di vista dei comunisti con teorie fascistoidi, razziste e che nulla hanno a che vedere con la nostra storia. Voglio fare presente a tutti che il compagno Maffione è il responsabile antifascismo dei GC, e gode non solo della solidarietà ma anche del sostegno e della stima della stragrande maggioranza dei compagni dell’organizzazione. Reagiremo agli attacchi mediatici che verranno dopo questo articolo che è solo un primo punto dell’analisi che dovrà continuare sul tema, perchè l’attacco non è solo a un compagno ma a Rifondazione Comunista tutta.

  40. Brunomaria Cosenza

    Ciao

    Faccio fatica a comprendere come i due ultimi interventi possano considerare l’analisi di Maffione….“producente”. Vi chiedo di essere un po’ più esaustivi, se possibile.

    La mia impressione (chiaramente soggettiva, ci mancherebbe) è che sia lacunoso in diversi aspetti ma non è questo il punto della questione che, con il presente messaggio, sottopongo alla vostra attenzione.

    Il compagno Andrea Salutari, chiamato in causa, ha posto delle obiezioni e delle domande cui non viene dato alcun seguito se non quello della censura e del rifiuto del contraddittorio.

    Questo non è soggettivo, è oggettivo poiché la risposta o, sarebbe meglio definirla la non risposta, si sostanzia nella solidarietà a chi, ingenuamente smascherato per aver persino affermato palesemente il falso, si vuol far passare come parte lesa.

    Seguo con attenzione il blog di Andrea Perno Salutari e pubblicamente esprimo la mia ammirazione nei suoi riguardi per le modalità con cui affronta determinate tematiche.

    Lo stesso non posso dire di voi giovani (????) comunisti, poco inclini al contradditorio ma prontissimi a difendere a….prescindere.

    A prescindere anche dalle menzogne ?
    Fatemi capire….sul serio…..
    Perché mai dovrei votare un partito che difende a spada tratta uno dei propri responsabile nonostante sia oggettivamente definibile un……bugiardo ?????

    Avete depenalizzato la menzogna per caso ?
    Vi sembra una cosa da niente difendere chi scrive o chi ha dovuto scrivere palesemente il falso ?

    Più che un partito sembrate una setta.

    Qui non si tratta di una questione personale tra Maffione e Salutari.
    Qui c’è, forse c’era, in gioco la vostra credibilità.

    Cordiali Saluti

  41. Leonardo Professione

    non riesco a capire come il fatto di parlare di sovranità e base nazionale siano sintomi di fascismo. compagni, Marx, Engels, tutto quello che volete. ma da che mondo è mondo le rivoluzioni socialiste sono partite su base NAZIONALE (che è ben diversa da dire nazionalista – che denota questo sì una posizione fascista). Cuba? Russia? Vietnam? tutti internazionalisti, gell? sul rossobrunismo e sull’incontro coi nazifascisti sono pienamente d’accordo – sono cose deliranti. ma né Salutari né Preve hanno mai scritto nulla del genere. e non capisco perché il sostenere che la politica di Israele sia quella di un lento genocidio ai danni di un popolo – che è quello palestinese – sia “antisemita”. Io sono un povero militante che non rappresenta nessuno, ma mi pare che Gaza sia un grande lager o sbaglio? non dovremmo stare dalla parte degli ultimi della terra noi?
    in ogni caso, non mi pare che l’attacco sia stato solo rivolto al compagno Maffione o sbaglio? se proprio di processo bisogna parlare, beh…

  42. Fiato sprecato, gli interventi di ussi, sferini, pollio e oggionni dimostra solo lo squallore moral-politico del PRC-FdS o come diamine si chiama.
    Gli psico-deliri del mentecatto maffione, e dei corifei ad lui associati, hanno una motivazione ben più che concreta. Le elezioni. Prossime amministrative, future nazionali. Questi ‘comunisti’ d’accatto, devono dimostrare, a Bersani e ai suoi mandanti, di essere affidabili sul piano economico (allineamento totale e integrale all’UE e alla sua ideologia liberista), sul piano ideologico (antifascismo di maniera, che copre il supporto attivio e fattico, dentro e fuori il parlamento, alle operazioni d’aggressione militare Usraeliana contro i paesi antimperialisti, di volta in volta presentati quali diattature feroci, Libia, Siria, Jugoslavia, Irqa, e tra non molto, anche Argentina, Venezuela e Cuba, aspettare per vedere.), sul piano sociale (sostenere la distruzione dei diritti sociali dei lavoratori, sbandierando falsi problemi come i matrimoni gay, i funerali laici e altri fatui passatempi per ricchi frequentatori di salotti bene).
    Devono fare concorrenza al laido vendola, sul piano del moderatismo sociale mascherato da un radicalismo verbosissimo, per poter acquisire, agli occhi dei Bersani, delle marcegaglia, dei veltroni e dei colannino, e di tutti gli altri sponsor del PD, il diritto a una prelazione sugli accordi elettorali futuri.
    Insomma, oggionni, maffione, sferini, ussi e altre carabattole partitiche applicano e sostengono questa liena ripugnante, al solo scopo di piatire e ottenere uno scranno elettorale in parlamento, pronti a votare qualsiasi legge, per la Tav, per la precarità, per la guerra, pur di esser considerati dei ‘comunisti’ responsabili e seri, (cioè, totalmente asserviti al sistema capitalista-imperialista).

  43. Pingback: Autolesionismo comunista | Il fronte.it

  44. Con i ‘compagni’ all’Uni ci scambiavamo i numeri delle cielline… tutto tra risate e scherzi anche se s’aveva idee diametralmente opposte.
    Ma ti pare che io e un mio coetaneo, nel 2012, si debba cominciare a fare la guerra, rispolverando la contraposizione fascismo/antifascismo, perché tu forse sono due anni che non la vedi?
    Finiti gli Anni di piombo, che tanto hanno nuociuto all’Italia, tu vorresti ricacciare le fuori le P38?
    Questa è istigazione all’odio e tu sei davvero malato!
    Cerchiamo un lavoro e non lo troviamo, siamo quasi alla disperazione e tu cosa ti inventi? Il ruolo di “Responsabile antifascismo”?
    Ma piantala di fatti seghe!

  45. Con i ‘compagni’ all’Uni ci scambiavamo i numeri delle cielline… tutto tra risate e scherzi anche se s’aveva idee diametralmente opposte.
    Ma ti pare che io e un mio coetaneo, nel 2012, si debba cominciare a fare la guerra, rispolverando la contrapposizione fascismo/antifascismo, perché tu forse sono due anni che non la vedi?
    Finiti gli Anni di piombo, che tanto hanno nuociuto all’Italia, tu vorresti ricacciare fuori le P38?
    Questa è istigazione all’odio e tu sei davvero malato!
    Cerchiamo un lavoro e non lo troviamo, siamo quasi alla disperazione e tu cosa ti inventi? Il ruolo di “Responsabile antifascismo”?
    Ma piantala di fatti seghe!

    (corretti un paio di errori di battitura)

  46. A Pollio e Sferini

    – qui ancora non vi rendete conto che non c’è nessuno che difende il ” rossobrunismo “. E questo perché non sapete cosa sia il rossobrunismo ( sempre che esista… perché si fa prima a chiamarlo direttamente fascismo).
    Questo fenomeno non è un processo di comunisti che vanno verso destra, è proprio il contrario: semplicemente ci sono movimenti fascisti che si danno nomenclature di sinistra e alimentano la confusione. Il simbolo di tutto ciò ad esempio è la rivista ” rinascita” una rivista fascista che però si dichiara di ” sinsitra nazionale”. Poi guardando in alto nel loro sito ci si accorge di una citazione di Nietzsche sull’ EUROPA come VOLONTA’ ( di potenza ) UNICA. PErchè vedete è questo che nell’ ambito della sinistra italiana non si è capito: il concetto di PATRIA ( di repubblica, di stato nazione,ecc) è un concetto di SINISTRA ( e per sinistra intendo di storia socialista non mi riferisco alla fantomatica ” sinistra nazionale” di Rinascita ) che però viene strumentalizzato dai fascisti che in realtà come obbiettivo hanno L’ IMPERO E NON LA PATRIA! Difendere la sovranità nazionale significa difendere LE SOVRANITA’ degli stati nazionali, proprio in in virtù del principio INTERnazionalista. Insomma il socialismo è un carattere degli stati nazionali. Il fascismo invece vuole la lotta, lo scontro, la guerra tra imperi, tra popoli e chi vince è il più ” vitale”.
    Se a sinistra si parlasse di patria e sovranità che tra l’ altro è l’ unico modo per difendere la costituzione democratica, i movimenti cosiddetti rossobruni o semplicemente fascisti non avrebbero il minimo seguito. Ma siccome a sinistra va ancora di moda l’ europeismo cieco, l’ alterglobalismo e le favolette è normale che gli allocchi e gli internettiani caschino nelle braccia di movimenti fascisti mascherati che fanno propri quegli argomenti lasciati nelle loro mani da una sinistra confusionaria. Il problema è che voi questi movimenti nemmeno li sapete conoscere altrimenti avreste capito che Rivista Indipendenza, Appello Al Popolo, Comunismo e Comunità e Campo Antimperialista non sono fascisti e pertanto non possono essere rossobruni ( proprio perché il rossobruno è una maschera fascista non il contrario, dopo da sinistra ci cascano quelli che non hanno gli strumenti per difendersi, ma questi strumenti glieli dovrebbero dare i partiti di sinistra che però continuano a ripete che patria sovranità e uscita dall’ euro sono cose di destra )

  47. Nikola, ma come cazzo scrivi? Ma non ti rendi conto che vivi in un altro pianeta! Ma tu cosa fai il sabato sera?

  48. Come si fa ad apprezzare l’articolo? L’autore confonde posizioni diverse e non definisce la categoria di rossobruno. Insomma il lettore non sa neppure qual è il criterio di giudizio (per quanto fasullo) utilizzato dall’autore.
    L’autore, se non vuole chiedere scusa, come dovrebbe se fosse un uomo, vuole almeno fornire la “definizione di rossobruno” che ha in mente? Attribuire la qualifica di rossobruno a svariati gruppin e non precisare il criterio di giudizio (il concetto di rossobruno che si accoglie) e veramente da dementi. Pur sentendomi interamente rosso, preferisco che altri mi credano un rossobruno, anziché un demente.
    Comunque, sui rapporti tra nostra Costituzione (che il demente vorrebbe difendere) e Unione Europea, segnalo due link, dai quali il demente potrà imparare qualche cosa e qual è la posizione di Appello al Popolo: L’insanabile contrasto tra Costituzione della Repubblica Italiana e Trattati dell’Unione Europea: http://www.appelloalpopolo.it/?p=6272;e un video L’unione politica europea è fuffa e l’unione economica europea è un mostro:http://www.appelloalpopolo.it/?p=5932.

    Se poi il demente intende sapere che cosa pensano i partiti comunisti seri della sovranità, vada a leggersi questo:http://www.marx21.it/comunisti-oggi/nel-mondo/1471-questione-nazionale-e-lotta-per-il-socialismo.html

    Sappia, però, il demente, che un demente che studia rimane sempre un demente.

  49. Mattia Di Gangi

    Per Mimmo: Sono iscritto alla federazione di Palermo e mi trovi ogni venerdì al Gap del circolo Rosa Luxemburg, oltre che ovunque ci sia di bisogno per ora che siamo in campagna elettorale. Saresti così gentile adesso da dirmi chi sei tu?
    Sono iscritto ai GC e odio gli attacchi gratuiti contro l’organizzazione, ma non mi sogno sicuramente di difendere chi sostiene le teorie che tanto ci hanno allontanato dai lavoratori. Tra queste riconosco sicuramente l’abbandono di ogni presupposto patriottico (assolutamente necessario per i comunisti e per chiunque si prefigga di governare un paese in senso progresssita) e l’accettazione incondizionata del liberalismo di sinistra che ci fa identificare come la sinistra dei pride e della legalizzazione.
    Mi dispiace per quanti vanno seguono ancora queste idee di bertinottiana memoria ma il comunismo è ben altra cosa.

  50. Mattia Di Gangi

    Prima di venire attaccato per essere fascista e omofobo, vorrei chiarire che secondo me i nostri impegni vadano focalizzati nella costruzione di una sinistra che si impegni per la difesa e l’ampliamento dei diritti dei lavoratori e per un miglioramento del settore pubblico che comprende sicuramente la scuola ma anche le industrie di stato.
    Tutte le altre lotte sembrano un lusso al confronto.

  51. Salutari è malato di egocentrismo e manie di persecuzione e sicuramente non aspettava altro per dar sfogo a tutto il suo protagonismo da quattro soldi! Nell’articolo si dice semplicemente che c’è tutta una serie di siti che gira intorno all…a galassia “rossobruna” e non che in TUTTI i siti, blog o riviste ci sono tesi antisemite! Detto questo non mi sembra che sia questo il punto, infatti il problema non è se c’è qualche piccola imprecisione nell’articolo, la vera questione è che c’è un pericolo “ideologico” anche nelle nostre fila e questo pericolo va combattuto! Quindi spostare tutta l’attenzione su una questione “personalistica” non ha senso! p.s. Salutari ha più volte nominato impropriamente il KKE (cercando di creare quella confusione che tanto piace a quelli “ambigui” come lui), mi limito a rispondere che se lui fosse stato un militante del KKE sarebbe già stato cacciato a calci in culo(nella migliore delle ipotesi)!

  52. Ma Beniamino…… perche non leggi invece di fare subito brutta figura?<>

    Cosa dicevi? che non diceva che in TUTTI c erano tesi antisemite? Non so cosa pensare di voi, veramente…

  53. “……….il blog “La patria del ribelle”, che rivendicano tutti il proprio appoggio alla causa palestinese ed araba, sfociando in interpretazioni antisemite, date dall’identificazione di tutto il popolo ebraico nello stato d’Israele e nelle politiche genocide dell’estrema destra sionista. Lo sbocco di queste attestazioni di solidarietà è la “distruzione” Israele (e di tutti gli ebrei)! “

  54. Ma come si fa a parlare di pericolo ideologico se l’ autore non capisce nemmeno chi sono i fantomatici rossobruni? ovvero fascisti che si mascherano di rosso? O forse qui non si capisce nemmeno quali siano i concetti fascisti visto che si dal rossobruno a chi propone concetti che NON SONO FASCISTI. La patria e la sovranità della stessa sono argomenti che appartengono al mondo rosso, socialista, comunista chiamatelo come volete. Chi pensa di difendere la costituzione senza rivendicare la sovranità nazionale è un comunista che non ha capito cosa vuol dire esserlo! E se non ha capito cosa significa essere ciò che proclama di essere allora che la smetta di dare del rossobruno ( e quindi del fascista) a chi invece fa il socialista in modo SENSATO. Se voi continuate a dire che uscire dall’ euro e rivendicare la sovranità sono cose da fascisti, questi ultimi non faranno altro che mascherarsi di rosso ( ovvero rossobruni ) ” rubando” queste tematiche che voi stolti gli avete regalato. Peccato che poi loro nella testa abbiano ben altro ( impero, signoraggio, finanzia ” ebrea”, antiamericanismo e non antimperialismo ecc). Appello al popolo, rivista indipendenza, patria del ribelle, campo antimperialista, comunismo e comunità, sollevazione, sono tra le poche realtà che difendono degnamente il pensiero socialista ed antimperialista in Italia proprio perché capiscono la centralità della questione nazionale. E se c’è ancora qualche sinistrato internettiamo non caduto nella trappola fascita con maschera rossobruna( esempio: rinascita) è proprio grazie a queste realtà che ho elencato!
    Qui l’ unico pericolo ideologico è che la sinistra non sa nemmeno quali dovrebbero essere le sue battaglie lasciando queste ai fascisti che le fanno proprie, le strumentalizzano e le trasformano ( la sovranità monetaria trasformata nella teoria del signoraggio, la patria trasformata in impero, il capitalismo assoluto e globalizzato che diventa l’ alta finanza usuraia, l’ antimperialismo ridotto solo ad antiamericanismo, ecc).

  55. credo che il compagno Manchione debba chiedere scusa pubblicamente al compagno Salutari per le falsità scritte. Stimo il compagno Maffione e il suo lavoro di responsabile antifascismo nei gc (ottima la campagna “Stalingrado in ogni città”), ma l’articolo è così pieno di castronerie, errori, imprecisioni e pressapochismo per un dirigente comunista che sarebbe il caso di cancellarlo per la credibilità del partito e della giovanile (ormai ai minimi termini).
    Si può discutere sull’opportunità dell’Italia di uscire o meno dall’Ue e dall’euro (sull’uscire dalla Nato credo che siamo tutti d’accordo) e quanto questo convenga ai lavoratori, ma bollare come “fascismo” temi quali la sovranità monetaria, finanziaria ed economica è davvero grave.
    Poi il rossobrunismo è un fenomeno (oltre che una categoria) che esiste e sicuramente “Rinascita” ne fa parte, ma tutto il resto di blog, siti e riviste citati non ne fanno parte assolutamente, tutt’altro!
    Si può criticare Costanzo Preve, anche fortemente, sulle sue posizioni comunitariste e di abbandono del comunismo (non ne fa mistero), ma da qui ad etichettarlo come amico dei fascisti ce ne vuole.
    L’articolo di Maffione sembra una brutta copia degli scritti di Evangelisti sul rossobrunismo, che hanno il merito di essere precisi e puntuali (anche se a volte non li condivido perché troppo rigidi nelle etichette).
    Daniele ha fatto molta confusione fra signoraggio (quello sì fascista) e sovranità economica o fra sovranità nazionale e nazionalismo borhese antiamericano.
    Ripeto Maffione dovrebbe chiedere scusa a Salutari e a gli altri e ritirare l’articolo.

  56. Brunomaria Cosenza

    Ciao Paolo e Grazie della Risposta

    Leggo “L’articolo di Maffione potrà anche essere impreciso in un paio di punti”.

    Usi il condizionale per metterti forse al riparo, non svisceri (ma rimandi a dei link) le questioni ponendoti su un piedistallo di per sé fragilissimo.
    Perché ritengo fragili le accuse mosse.

    Prescindendo dalle tematiche, quando si scrive una falsità e quindi si sbaglia Generalmente si chiede scusa e si opta per una rettifica.

    In Particolare Perché stavolta tutto si è fatto tranne che rettificare celermente e chiedere pubblicamente scusa delle palesi (il vostro utilizzo dell’italiano a me sembra abbastanza opinabile) falsità (più o meno gravi) riportate ?
    Sospetto…..per questioni personali ? Beh….spero di no altrimenti sarebbe facile concludere come “ve la state cantando nonchè suonando”.

    Ribadisco il mio punto di vista, l’autorevolezza e la credibilità dovrebbero essere CARDINI di chi sostiene, propaga e lotta per quello in cui crede al fine di trasmettere agli altri l’idea o (ancor meglio) la convinzione di essere nel giusto.

    Queste sono, nel vostro caso sarebbero, LE BASI, non elementi accessori.

    Se l’autorevolezza viene a mancare, e nel caso in oggetto tutto si può essere tranne che credibili non avendo chiesto scusa né ritrattato le accuse, quale sarebbe allora il fine reale dell’attività dei Giovani Comunisti ?

    Grazie, ciao

  57. L’articolo è una vergogna, i temi e le argomentazioni portate altro non sono che pressappochismo. Mi stupisce che nessuno abbia deciso di censurare l’articolo sul nostro sito Nazionale, che viene sporcato da questi articoli vergognosi (e se posso anche da denuncia), scritti da gente che di Comunista ha ben poco.. Daniele Gc Terni

  58. massimo baronti

    Vedo che passa il tempo ma la battaglia contro i mulini a vento ancora non è finita. Vedere fascisti dappertutto anche dove non ce ne sono fa parte della strategia del partito per portarlo alla completa dissoluzione. Da vecchio iscritto a rifondazione la lettura di questo articolo mi fa sentire sempre piu convinto della bontà della mia scelta di uscire da rifondazione. Per quanto riguarda la questione euro-unione europea visto che dici che le teorie sulla sovranità monetaria sono fasciste mi spieghi come puoi attuare il tuo comunismo (evidentemente diverso da quello marxista) senza avere una moneta dello Stato? Vedo che il fascismo finanziario si è impossessato (ma del resto col senno di poi anche quando ero iscritto tutta questa democrazia nel partito non c’è mai stata) anche di rifondazione.
    Senza una moneta nazionale (e con l’odierna approvazione del pareggio di bilancio in costituzione) lo Stato non esiste più in nome di non si sa bene quale internazionalismo (forse quello del capitale ma allora ditelo chiaramente ai vostri iscritti).

  59. In base a questo articolo praticamente sono “fascisti”:

    -i partiti comunisti europei più radicati a livello popolare come KKE, PC Portoghese, PC Russo, Ucraino e Moldavo.

    -la quasi totalità dei partiti comunisti asiatici, latino-americani, arabi e africani

    -almeno l’80% della storia del comunismo italiano e del movimento comunista internazionale, dalla Rivoluzione d’Ottobre a quella Cubana passando per la resistenza vietnamita e per i movimenti di liberazione dell’america latina

    vedete un po’ voi…

  60. Ma chi se ne frega del ‘rossobrunismo’ che è bello e sepolto da trent’anni! Al limite può essere un argomento (in effetti interessante) per un dibattito storico politico ma finisce lì.
    Qui la questione è un’altra: l’autore di quello scritto delirante sembra veda la realtà dagli occhi di un commissario NKVD delle grandi purghe, più che come un contemporaneo dirigente politico

  61. Bixio civitavecchia

    Lo scandalo sta nel non ammettere la confusione

    Nel non chiedere scusa ad un compagno

    Nel tirare in ballo qualsiasi cosa in modo abbastanza viscido, per non rispondere a tono.

    Si continuano le accuse, si parla di tutto ma non si mostrano le prove.

    Come nei tribunali fascisti. Senza prove.

  62. …. ma poi, parlando di “eurasismo” e “nazionalbolscevismo” almeno si facesse unsa seria disamina storica e ideologica dei fenomeni…no, si buttano a caso nomi di sigle e personaggi. E tanto per fare scalpore si citano un po’ di russi, anche se è noto che uno Zhirinovskij con eurasisti e nazional-bolscevichi non c’entra nulla e che Eduard Limonov è oramai diventato un liberale.

  63. Per Brunomaria: l’unico condizionale che uso è sulle imprecisioni, perchè al massimo è una questione di lingua italiana.
    Per il resto è tutto all’indicativo, non si accettano lezioni di antimperialismo da gente che non pone basi di classe all’antimperialismo (o le riscopre con un paio di secoli di ritardo rispetto al movimento operaio internazionale), non si accettano lezioni da gente che ogni due mesi proclama la morte dei GC ma poi è sempre qua.

    “Rimandare a link” per me è citare le fonti, sarebbe ora che anche negli ambienti militanti si prenda questa abitudine.

  64. Guardate il sito collegato al nome di tale Marco. Guardatelo, compagni, e fatemi sapere cosa ne pensate.

  65. varie ed eventuali

    La politica è fatta anche di svolte personali.

    Se uno cambia le sue posizioni all’interno di un soggetto politico, riceve una medaglietta (o incarico prestigioso, che dir si voglia).
    L’individuo in questione parte da una posizione di dissenso rispetto a chi gli ha offerto tale premio, dunque tenta di dimostrare la fedeltà attraverso eccessi di zelo.

    Da un punto di vista antropologico non fa una piega.

  66. Pingback: Antifascismo o diffamazione? | Appello al Popolo - E-zine risorgimentale – Organo del partito che ancora non c'e'

  67. Maffione vieni a torino a rispondere invece di incespicerti nell’inventare scuse….sono proprio curioso di vedere se continui a blaterare falsità anche faccia a faccia.

  68. Edda Ciano Mussolini era la figlia primogenita del duce e non la sua amante. L’amante “storica” del capo del fascismo era Claretta Petacci, fucilata insieme a lui a Giulino di Mezzegra, una frazione vicino a Dongo nel comasco vicino al confine svizzero.
    Se almeno si sapesse la storia per fare della già impietosa satira… sarebbe un bene, no?

  69. Uno passaggio della risposta di Indipendenza allo scritto di Maffione che meriterebbe una replica argomentata.
    (…) quando e in che modo Indipendenza avrebbe scritto, sostenuto, anche solo fatto ventilare «interpretazioni antisemite, date dall’identificazione di tutto il popolo ebraico nello stato d’Israele e nelle politiche genocide dell’estrema destra sionista»? Quando e come Indipendenza avrebbe affermato «il concetto di nazioni che si identificano con delle etnie superiori ad altre»? Perché non si cita uno scritto, un paragrafo, una virgola (tra rivista cartacea, sito, note su facebook, ecc.) in cui Indipendenza abbia mai affermato cose simili? Non si è in grado semplicemente perché falsità e calunnie non si possono provare. Chi lancia delle accuse, ha l’onere della prova, del riscontro, quantomeno dell’argomentare sempre su dati di fatto, altrimenti si qualifica come diffamatore o provocatore, se non peggio.
    Non parliamo poi del fatto che, nel documento, Indipendenza viene di fatto accostata sia a forze dichiaratamente fasciste (e qui siamo al delirio puro e semplice) sia a realtà che si rifanno a ideologie come l’eurasiatismo e il comunitarismo (e qui siamo al delirio surrettizio), nei confronti delle quali da sempre abbiamo argomentato e manifestato un rifiuto politico. Chiaro, netto, inequivocabile. Attraverso articoli, attraverso il lavoro politico e culturale, comunque con cognizione di causa. Non con menzogne, approssimazioni, ignoranza, che contraddistinguono il su citato documento e che, a ben vedere, possono queste sì favorire confusionarismi, fraintendimenti ideologici e discredito di nobili istanze come l’antifascismo.

    Solo per citare i più recenti articoli (molti dei quali disponibili anche in rete)

    – n. 14, giugno/luglio 2003: Comunità contro comunitarismo http://www.rivistaindipendenza.org/Teoria%20nazionalitaria/COMUNIT%C0%20CONTRO%20COMUNITARISMO.htm
    – n. 15, novembre/dicembre 2003: Critica all’antimericanismo http://www.rivistaindipendenza.org/Teoria%20nazionalitaria/Critica%20all%27antiamericanismo.htm
    – n. 19/20, febbraio/maggio 2006: Comunitarismo, Eurasia, Impero. Le ragioni nazionalitarie di un rifiuto (prima parte) http://www.rivistaindipendenza.org/Teoria%20nazionalitaria/Eurasia%20prima%20parte.htm
    – n. 22, luglio/agosto 2007: Comunitarismo, Eurasia, Impero. Le ragioni nazionalitarie di un rifiuto (seconda parte) http://www.rivistaindipendenza.org/Teoria%20nazionalitaria/Eurasia%20seconda%20parte.htm
    – n. 22, luglio/agosto 2007: Comunitarismo, Eurasia. Parla Costanzo Preve. http://www.rivistaindipendenza.org/Teoria%20nazionalitaria/Intervista%20a%20Costanzo%20Preve.htm
    – n. 22, luglio/agosto 2007: Le ragioni di un dissenso. Notazioni critiche a Costanzo Preve http://www.rivistaindipendenza.org/Teoria%20nazionalitaria/Risposta%20a%20Costanzo%20Preve.htm
    – n. 28, luglio/agosto 2010: Fascismo contro nazione. Storia e attualità di una strumentalizzazione http://www.rivistaindipendenza.org/Teoria%20nazionalitaria/fascismo%20e%20nazione%2028.htm
    – n. 29, novembre/dicembre 2010: L’idea di comunità: teoria, ambiguità, contaminazioni
    – n. 29, novembre/dicembre 2010: Intervista a Indipendenza. Le ragioni di un progetto politico
    – n. 31, novembre/dicembre 2011: Quale antifascismo? Tra smarrimenti, involuzioni e attualità
    – 14 gennaio 2012: Antifascismo, “rossobrunismo”, “destra” e “sinistra”. Note per una discussione http://www.rivistaindipendenza.org/Teoria%20nazionalitaria/neofascismo%20e%20rossobrunismo%20sito%20(1).htm

  70. Salve,

    facendo parte della redazione di comunismo e comunità volevo intervenire sul tema. Anzitutto stiamo elaborando una risposta dettagliata e argomentata alle calunnie e accuse provenienti dall’articolo di Maffione, risposta che sarà l’occasione, spero definitiva, per chiarire alcuni punti fondamentali generatori, nel migliore dei casi, di gravi equivoci. Non essendo però tale risposta ancora completa, vorrei puntualizzare qui, direttamente, un paio di cose in maniera telegrafica.

    1- Comunismo e comunità non è un partito o un’aggregazione politica portatrice di una linea rigida e determinata, ma è un laboratorio politico di discussione aperto e inclusivo cui partecipano varie persone che apportano il loro contributo alle tematiche trattate. In questo senso il sito non è in alcun modo il “latore” di Costanzo Preve. Preve semplicemente collabora al sito contribuendo con il suo fecondo lavoro teorico. Non sempre si è d’accordo, spesso ci sono contrasti, posizioni diverse sia tra Preve e gli altri collaboratori, sia tra i collaboratori stessi. E questo è assolutamente normale, trattandosi di un laboratorio di discussione politica in cui ognuno è responsabile per le posizioni che assume.
    Proprio in questi giorni è in corso una polemica aperta della nostra redazione e collaboratori (tutta) contro alcune posizioni profondamente sbagliate, espresse da Preve in un suo recente articolo (a breve uscirà una risposta al riguardo). Questo riguarda il libero dibattito interno ed ogni contributo esterno a tale dibattito è benvenuto.

    2- Le affermazioni riportate sul conto del sito comunismoecomunita nell’articolo sono estremamente gravi e del tutto infondate. Trattasi di pura calunnia non argomentata. Basta leggere il nostro sito per rendersi conto delle falsità, espresse con tanta superficialità nelle righe dell’articolo. Nella risposta in corso di stesura avremo modo di spiegare, senza alcuna vis polemica e con la certezza delle nostre idee, il perché le affermazioni riportate sul conto del sito comunismoecomunità sono false ed estremamente gravi.

    Per ora mi fermo qui.

    Un saluto

    Lorenzo Dorato

  71. Volevo rivolgere un saluto al movimento dei GC italiani e porre alcune critiche, limitate ad alcuni argomenti, trattati dall’autore dell’articolo.
    1)Innanzitutto la tua critica all’utilizzo di determinati simboli che ricordano movimenti politici che si sono macchiati di crimini contro l’umanità è si lecita, ma allo stesso tempo io vedo una falce e martello in questo sito, e la falce e il martello mi ricordano i Gulag sovietici. Forse un po di autocritica non guasterebbe! Quel che ho sempre notato in molti giovani impegnati politicamente è che sono abbastanza consci dei punti sui quali criticare l’avversario, ma allo stesso tempo hanno le pupille cucite e non vedono che determinate dinamiche si sviluppano anche all’interno del loro partito. Vorreste forse negare che anche la struttura del partito è “fascista”? Vi è una dirigenza e tutti i membri sottostanti o si adeguano alle scelte della dirigenza o vengono ostracizzati. Questo voi tutti lo definireste fascista, se non foste coinvolti personalmente.
    2) cito una sua frase: “All’indomani della Liberazione e della proclamazione della Repubblica, il 2 giugno 1946, al fascismo, sconfitto politicamente e militarmente dalla Resistenza…”. Assolutamente aberrante questa sua dichiarazione, la quale dimostra che Lei non possiede alcuna conoscenza degli eventi bellici svoltisi in Italia tra il 1943 e il 1945 e il ruolo marginale, SUL CAMPO STRATEGICO E NON SU QUELLO SIMBOLICO, operato dalla resistenza italiana durante quel periodo, sia per l’esiguità dell’equipaggiamento, sia per l’esiguità di guerriglieri disponibili. L’Italia non è stata liberata dalla Resistenza, ma dall’esercito anglo-americano, i tedeschi hanno difeso benissimo la penisola e sono capitolati soltanto alla fine della guerra. A quel punto sono scoppiate le sommosse popolari, ma i tedeschi erano in ritirata verso le Alpi, dunque, a parte qualche scaramuccia, non ci sono stati tutte queste grandi battaglie campali che il suo commento potrebbe richiamare alla memoria di un ingenuo ragazzino che legge. Lei dovrebbe sapere che i miti creano danni enormi, così come il mito della “Grande Germania” ha causato le due guerre mondiali, questo mito della Resistenza e dell’antifascismo, portato alle estreme conseguenze come fate voi, è molto rischioso, nel peggiore dei casi è tendente ad incitare una guerra civile.
    3) la sua critica a Preve è del tutto priva di senso e glie lo spiego subito: Preve è un Hegeliano-marxiano-marxista, se non si conosce per intero il pensiero hegeliano, marxiano e marxista, non si può assolutamente affrontare una critica al pensiero di Preve. Perché lei lo definisce fascista? Perché, ad esempio, vorrebbe ammettere nella memoria storica anche i caduti della RSI? E dove sta il problema? Lui è uno storico, oltre che filosofo, e dunque non può ignorare un fenomeno storico positivo come l’esercito regolare della RSI, così come non può ignorare il genocidio armeno, o i milioni di sovietici che si arruolarono volontari nell’esercito tedesco proprio per sconfiggere il regime che lei tanto acclama con lo slogan: “Stalingrado in ogni città”. Penso che lo sognerò stanotte questo vostro tanto amato slogan, io le rispondo che “Stalingrado” non deve più accadere, mai più due generazioni dovranno massacrarsi per un pezzo di terra mossi da ideologie populiste e reazionarie come erano quella nazista e quella sovietica-stalinista. La pregherei, facendo leva sul suo buon senso, di riflettere almeno 1 mese prima di scrivere un articolo del genere, soprattutto di documentarsi meglio ed evitare di sparare a zero su tutto e tutti.
    Inoltre volevo pregarla di non toccare ambiti che non sono di sua competenza, dato che lei non si intende di filosofia e non penso che avrà letto tutte le opere di Marx ed Hegel, e precedentemente Aristotele, senza il quale Hegel risulta incomprensibile e di conseguenze lo stesso Marx. E soprattutto la smetta di strumentalizzare ideologicamente la memoria storica.
    Cordiali saluti
    Massimo Serra, 22 anni, studente di Filosofia all’UNIPA, non iscritto e non simpatizzante per nessun partito.

  72. Scusate per alcuni errori grammaticali, ma derivano dalla fretta del battere sulla tastiera: *”la sua critica a Preve è del tutto priva di senso e GLIELO spiego subito”

  73. Siete veramente incorreggibili; non riuscite ancora a fare i conti con la storia e a capire la differenza fra il concetto di sovranità/indipendenza nazionale e nazionalismo fascistoide. Dare dell’antisemita a destra e a manca è peraltro esercizio facile, di sicura approvazione mass-mediatica, oltre a essere un’ottima carta da visita per farsi accettare nei “salotti buoni”. Ovviamente, di fondo, c’è anche l’accettazione acritica della demonizzazione di Stalin (e dell’esperienza sovietica tutta fra il 1917 e il 1953). Vi consiglio la lettura del compagno Ludo Martens o almeno di Domenico Losurdo su Stalin, oltre a un buon corso di pensiero politico realista.

    Federico Guglielmo

  74. Stato e Potenza si svela! Ecco qua il suo redattore Gabellini che fa una conferenza con Nuove Sintesi:

    http://www.losai.eu/il-ruolo-della-nato-e-di-israele-nel-nuovo-ordine-mondiale/?fb_action_ids=4817600438494

    Chi è Nuove Sintesi? Un’associazione che fa eventi dal titolo “Il Terzo Reich per l’Europa” assieme a una serie di marchi con la croce celtica:

    http://www.facebook.com/photo.php?fbid=442093735832143&set=a.382265081815009.82618.382252875149563

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