Caro Gramsci ti scrivo…

di Martino Di Lonardo

Caro compagno rivoluzionario, grazie per aver fondato quel 21 dicembre 1921 l’allora PARTITO COMUNISTA D’ITALIA. A 91 anni di distanza tanto è cambiato…. Nel 1991 Occhetto, D’Alema, Veltroni ed il buon 70% del partito decisero di liquidarti in  nome del fallimento del socialismo reale. A loro si opponevano un buon 30% che decise di fondare l’allora Partito della Rifondazione Comunista.

In quel progetto di rifondare il PCI c’erano Diliberto, Cossutta, Garavini ed anche il giovanissimo Vendola e tanti e tante compagni/e…. Ancora oggi a 21 quasi da quella idea rivoluzionaria,con tante scissioni e contrasti, quel partito esiste e lotta ancora. Ma chissà se  ci pensiamo ancora a rifondare lo storico PCI…. Nel 1991 nè Ingrao nè Bertinotti accettarono di entrare nel PRC (lo fecero solo dopo).

Caro Antonio tanto da allora è cambiato. Il tuo sforzo di unire i cosiddetti socialisti di sinistra, quelli che credevano nella rivoluzione è svanito da tanto tempo. Già dopo la seconda guerra mondiale e la cacciata dei fascisti sono avvenute quasi 30 scissioni. I comunisti d’oggi sono cambiati,ed anche tanto,non li riconosceresti più. Quasi tutti hanno sotterrato l’ascia da guerra e l’idea della rivoluzione. Lo stato socialista è rimasto ahimè solo un sogno di rivoluzione culturale,che in un paese governato da giornali padronali mi sembra impossibile.

I comunisti degli anni 2000 hanno votato a favore della guerra sia in Afghanistan ed in Iraq, cacciando chi diceva che “la guerra è sbagliata”. Addirittura alcuni di loro per rimanere attaccati alla loro poltrona nel 1998 inscenarono una patetica scissione (di cui non voglio parlarti… è passato cosi tanto tempo!… bisogna andare avanti ed essere uniti!)

I comunisti degli anni 2000 si sono divisi e si continuano a dividere non su questioni ideologiche ma su spartizioni di potere e di poltrone (che ormai hanno perso) perdendosi nei meandri delle stanze dei bottoni. Caro Antonio è da non credere che chi detiene la proprietà ed il simbolo del tuo partito sono gli ex “compagni” del PD. Non conosci il PD? Il PD è la fusione di due partiti: l’ex DS e l’ex Margherita. Ebbene sì,gli eredi del PCI che nacque da te che volevi fare la rivoluzione si sono fusi con i democristiani.

Addirittura caro compagno si sono rifiutati di chiamarsi “compagni”, prediligono fratelli,amici….. Ed oggi sostengono addirittura il governo Monti che è un governo di banchieri e padroni! Mi chiedi che fine abbia fatto L’Unità e se ancora esiste? Beh caro Antonio, le giornate in cui tu ed i tuoi compagni avete girato in lungo e largo il paese non esistono più! Ora il giornale è in mano ad un padrone dell’editoria, praticamente il tuo giornale è sull’orlo del fallimento.

Caro compagno Antonio (so che non ci crederai, ma è vero) a giugno dello scorso anno siamo andati a votare per decidere se l’acqua fosse un bene pubblico o privato. Ovviamente con grande impegno, soprattutto di noi comunisti ma non solo, abbiamo vinto e fatto una vera e propria doccia fredda ai padroni.

Ah ti ricordi Vendola, quello che fondò Rifondazione Comunista,quel giovanotto che citava Pasolini e che quando lo senti parlare ti fa venire la pelle d’oca? Beh allora, lui non crede più nel comunismo (non so neanche più se crede nella sinistra) e voleva (senti questa) rendere la sanità privata.

Ti ricordi i fascisti per cui tu sei stato incarcerato? Beh alcuni comunisti degli anni 2000 credono che sia giusto che aprano bocca per onore della “democrazia”, la stessa democrazia che per oltre 20 anni loro hanno schiacciato. E sai, se dici che un fascista va ucciso e rispedito nella fogna, loro stizziti dicono “Ma sei un fascista anche tu se dici così”, ed è una vergogna per tutto quello per cui tu e tanti altri compagni hanno creduto e combattuto. L’unica cosa che non è cambiata è la crisi economica del capitalismo.

Per anni tutti i partiti della pseudo sinistra ed anche il PRC(una parte di esso,la più moderata che è fuoriuscita) hanno creduto che si poteva governare il capitalismo e che l’idea che l’ideologia marxista anticapitale fosse rispolverata ed utilizzata faceva ridere a tutti.

Caro il mio Antonio forse è vero l’ideologia comunista è morta, la rivoluzione è forse troppo lontana.. .ma ora come non mai c’è bisogno di comunismo!

C’è bisogno di democrazia e libertà,cose che solo i veri comunisti sanno garantire.

C’è bisogno di equità.

C’è bisogno di lavoro.

C’è ancora tanto bisogno di comunismo ma anche di sinistra unita ed alternativa che non faccia sconti ai padroni, che vada da sola alle elezioni e che ritrovi nel popolo la sua forza.

Ciao Antonio, grazie ancora per quel 21 gennaio 1921. Grazie per tutto quello che hai fatto e che continui a fare…

Salutami Luciano Magrì, Palmiro Togliatti, Enrico Berlinguer, Benedetto Petrone, Lenin e tanti altri compagni e compagne che sono lì vicino a te……

MARTINO DI LONARDO

21 gennaio 2012

1 commento su “Caro Gramsci ti scrivo…”

  1. ciao michiamo,Stefano Russo,aprezzo,le belle parole,che il compagno,martino,scritto.Ho quarant’anni,sono della classe,1971,ho comiciato,ad leggere l’unita,da quando avevo,10 anni,perche,mio noono paterno,era comunista,ex ferroviere,emigrato,da reggio calabria,milano,nel 1930,perchè
    licenziato dalle ferrovie dello stato,in quanto,non iscritto,al partito fascista.Percepiva,la pensione,di esonorato politico,che era una pensione,che fu istituita,dopo la liberazione,che non era,una pensione,sotto forma di assistenzialismo,ma un riconoscimento,a tutti coloro,che durante l’epoca fascista,non si iscrivevano,al partito di Mussolini,e quindi lavoravano,clandestinamente.ho voluto,accennare,questa breve,biografia,di mio nonno,per raccontarti,la motivazione,che mia spinto,da giovane di aderire,al,partito comunista,fgci,giovani comunisti,prima del suo scioglimento,e succesivamente,come rifondazione.
    venendo,alla tua lettera,simbolica,scritta ad Antonio Gramsci,certamente,tutto ciò,che ha caratterizzato,la storia del pci,è stato,dimenticato,da coloro che oggi fanno parte,del pd cosidetto partito nuovo,frase tra laltro di uno dei padri storici,del comunismo italiano Palmiro togliatti.ricostruire un nuovo,partito comunista in italia,oggi e una operazione non più possibile,non perchè,non sono d’accordo,^^figurarsi^^,ma poichè,no esistono,le condizioni,generali,come nel 1921,in italia e in europa.certamente,una speranza esiste ììì
    unire tutti i partiti iniziando con la federazione della sinistra,no come viene chiamata alternativa,ma samplicemente,comunista,che parli,al cuore,e alla mente,di una vasta,componente,della società,ispirandosi,ai grandi protagonisti,del passato,che non sto a citare che tu conosci,che divendi la bandiera di una grande sinistra del futuro.conludo,che chi non conosce,la storia no può capire il presente,e quindi mi riferisco ai signori,del pd,noi invece,la conosciamo bene da gramsci a berlinguer,e dobbiamo lavorare per attuare e difendere,i principi,sani che il comunismo italiano,ci ha lasciato nella storia dove essi sono presenti nella nostra costituzione repubblicana.
    HASTA LA VITTORIA SIEMPRE STEFANO

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