Sono comunista perché voglio combattere l’indifferenza generale

Riceviamo e molto volentieri pubblichiamo questa lettera di un giovane compagno bolognese e gli diamo il benvenuto nei GC e in Rifondazione Comunista

Ciao a tutti/e, mi chiamo Christian, sono uno studente di Bologna che a settembre farà il liceo classico. Per la mia giovane età mi rendo conto di essere un po’ precoce rispetto ai miei coetanei, perchè non appena compiuti i 14 anni mi sono tesserato ai Giovani Comunisti di Bologna e vorrei spiegare brevemente i motivi che mi hanno portato a questa importante scelta.
Comunista non lo sono diventato per un particolare desiderio, lo sono diventato per necessità. Innanzitutto per il ruolo, secondo me importante, che ho nella società, ovvero sono uno studente e per questo ho dei doveri e dei diritti: ho il dovere di andare a scuola, di studiare per accrescere il mio bagaglio culturale e trovare poi un lavoro dignitoso che mi piaccia, ho il dovere di studiare per essere libero.
Tuttavia se questi diritti mi vengono limitati, come per esempio tentano di fare la riforma Gelmini e i tagli di Tremonti alla scuola pubblica per avvantaggiare le scuole private, allora io ho un altro dovere, ovvero il dovere di lottare per questi diritti, lottare per un’ istruzione pubblica e gratuita destinata non solo a chi se la può permettere con i soldi (come nelle scuole private) ma anche a chi viene da una famiglia povera o chi è immigrato, per far si che tutti possano aspirare a un lavoro sicuro e possano avere una cultura, insomma possano essere liberi.
Quello che mi dispiace è vedere nelle nuove generazioni una grande indifferenza per tutto quello che accade intorno a noi, per tutto quello che è il sociale e quello che succede nel mondo, per colpa dell’attuale classe dirigente che fa di tutto per allontanarci dalle decisioni e dalla politica: ci mostrano tutto come un gioco di potere e la conseguenza è che quelli come noi si disinteressano e si allontanano dalla vita politica.

Con la Resistenza gli eroici partigiani riuscirono a fermarlo, ma anche oggi bisogna essere partigiani, essere appunto di parte, perchè l’ignoranza e il qualunquismo possono riportare in vita sotto tante forme quell’incubo. Con tutte le mie forze mi impegnerò ad aiutare i compagni e le compagne del partito e a far capire alla mia generazione come la falce e martello siano ancora il simbolo della pace sociale, della rivoluzione e dei diritti, e che quell’ideale di libertà e uguaglianza si chiami comunismo.

Con la mia militanza nei Giovani Comunisti e in Rifondazione vorrei spronare i giovani come me ad interessarsi, a farsi delle domande, a non rimanere indifferenti alle ingiustizie che ci toccano tutti i giorni e a lottare per degli ideali precisi. Sono comunista inoltre perchè il fascismo è una serpe che vive sempre, che sempre può riemergere anche sotto nuove forme.

Hasta la victoria siempre!

CHRISTIAN
Giovani Comunisti –  Bologna

31 luglio 2011

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