Occupata l’Università de L’Aquila contro il Ddl Gelmini

di Francesco Marola

30 novembre: I Giovani Comunisti hanno promosso e partecipano attivamente al movimento universitario che, a partire dall’iniziativa lanciata venerdì scorso in cui insieme sono saliti sui tetti della facoltà di lettere a Bazzano, oggi ha dato luogo ad una manifetazione nel centro storico de L’Aquila. Questa mattina in oltre 500 abbiamo oltrepassato la Zona Rossa e abbiamo posto i nostri striscioni sulla vecchia sede della Facoltà di Lettere a Palazzo Camponeschi. Oggi questa sede diventa il luogo simbolico che raffigura lo stato di macerie in cui il Governo Berlusconi e il Ministro Gelmini hanno ridotto il sistema universitario italiano.

Il DDL Gelmini mette in crisi l’Università pubblica in Italia a partire dal Diritto allo Studio, che viene cancellato per centinaia di migliaia di studenti con l’introduzione del Prestito d’onore che, in nome di una tanto sbandierata quanto falsa meritocrazia, elimina di fatto il sistema di borse di studio statali basate invece sul reddito. Un DDL volto all’ulteriore precarizzazione del sistema della ricerca e che chiude in maniera classista l’accesso al sistema della formazione e della conoscenza. Un DDl che, come molte altre “riforme” ed interventi di questo Governo, fa pagare la crisi alle classi sociali più deboli, ai lavoratori, ai giovani, alle donne e ai precari.

E’ per questi motivi che anche a L’Aquila, tra le macerie dei monumenti del centro storico, abbiamo proclamato l’OCCUPAZIONE delle Facoltà di Lettere e del Polo Scientifico: per difendere l’Università pubblica italiana insieme a studenti, ricercatori, docenti e personale universitario.

FRANCESCO MAROLA
Coordinatore regionale
Giovani Comunisti/e Abruzzo

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