Le lotte degli studenti accelerano la crisi del governo

dichiarazione di Simone Oggionni Siamo in piazza Montecitorio, insieme a centinaia di studenti, lavoratori della scuola, insegnanti precari, davanti ad un Parlamento per una volta fortunatamente incapace di deliberare provvedimenti che – come è successo molte volte nel recente passato – costituiscono di volta in volta i tasselli della distruzione della scuola e dell’Università pubblica. Ma oggi non abbiamo il tempo di esultare per questa manifesta incapacità delle destre.

Torniamo nelle nostre Università, nelle nostre scuole, e continuiamo la nostra lotta contro il DDL Gelmini, consapevoli che soltanto cacciando a casa questo Governo (oggi precario almeno quanto il lavoro e l’esistenza di milioni di giovani italiani) possiamo dare una svolta alla politica del Paese in materia di istruzione pubblica.

Sabato torneremo in piazza con i metalmeccanici della Fiom, dimostrando quanto sia saldo il rapporto tra studenti e lavoratori: anche da lì, dalla lotta per la dignità del lavoro e contro l’arroganza di Confindustria, passa la possibilità di invertire la rotta, rimettere al centro il conflitto sociale e le esigenze materiali del Paese e della sua parte propulsiva per iniziare a scrivere una nuova pagina della storia del nostro Paese.

L’impressione è che siamo davvero alle battute finali di questa tragicommedia chiamata governo Berlusconi: sta a noi accelerare i tempi e tornare a vincere, nelle piazze e nelle urne.

SIMONE OGGIONNI
Portavoce nazionale Giovani Comuniste/i

14 Ottobre 2010

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