Blocco studentesco? Non hanno diritto di fare politica

Intervista de “Gli Altri” a Simone Oggionni –  14 maggio 2010

Simone Oggionni, sei il capo dei Giovani Comunisti che hanno fortemente contrastato la manifestazione del Blocco studentesco. Dunque essere comunisti è soprattutto essere antifascisti?

Certo, è un elemento essenziale. Non solo per i comunisti ma per tutti i democratici.

Ma forse non è poi così  democratico proibire a qualcuno di esistere…

Ci sono leggi che vietano la costituzione di gruppi che si rifanno alle idee del Ventennio.

Ma un comunista è anche un disobbediente, è un’avanguardia. Questa obiezione legalista ce la aspettiamo da altri…

Sarebbe un dramma se la sinistra pensasse di risolvere tutto chiedendo ad un prefetto di vietare una manifestazione fascista. Il nostro è e deve essere un lavoro quotidiano nella società.

Ma vi preoccupa più il fascismo dichiarato del Blocco studentesco o le politiche reali e razziste della Lega?

A noi preoccupa proprio questa commistione tra destra, per così dire, di movimento e destra istituzionale. Non è un caso che molti parlamentari del Pdl, e tra loro molti finiani, hanno firmato l’appello per il diritto di manifestare di Blocco studentesco. Voglio dire: questi gruppi sono responsabili di numerose aggressioni di matrice xenofoba e omofoba. Perché dobbiamo dare loro il diritto di continuare?

In realtà loro dicono il contrario. Sostengono di non avere neanche un indagato per violenze e di subirne.

C’è una galassia dell’estrema destra che è responsabile di continue aggressioni, di continui atti intimidatori. E questa galassia va assolutamente fermata. D’altra parte il lavoro dei nostri padri costituenti si basava proprio su questo: sull’antifascismo.

Ma forse, il messaggio più profondo della nostra Costituzione sta proprio nell’aver rovesciato il carattere discriminatorio, illiberale e violento del fascismo. Perché, dunque, discriminare proprio in nome della Costituzione?

Perché queste persone rifiutano l’impianto stesso di quella Carta. Si tengono fuori dalle regole e dai principi fissati dai costituenti. E per questo non hanno il diritto di manifestare.

14 Maggio 2010

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