12 DICEMBRE: LA LOTTA DEI GC PER IL 40° DELLA STRAGE DI PIAZZA FONTANA

12 dicembre: la lotta dei Giovani Comunisti per il 40° della strage di Piazza Fontana

Negli ultimi anni Milano ha visto celebrare la strage di Piazza Fontana in un modo sempre più liturgico e incolore. Il Comitato antifascista milanese, da sempre l’organizzatore della manifestazione del 12 dicembre, con il passare degli anni ha ceduto ad un istituzionalismo e ad una ritualità sempre maggiori. Quest’anno, però, è andata diversamente. Il 40° anniversario è stato infatti un’occasione per recuperare una dimensione più combattiva e per organizzare non solo un corteo, ma anche una campagna di preparazione di stampo differente rispetto al passato: una campagna che ha puntato a sottolineare la matrice fascista della strage e le relative coperture istituzionali.
Il risultato di questo lavoro è stato un corteo promosso da Rifondazione, che ha visto un’ampia partecipazione (10 mila persone) e, soprattutto, un nuovo protagonismo giovanile. Lo spezzone dei Giovani Comunisti, animato da slogan, speakeraggio e canzoni di lotta a rimarcare, ancora una volta, che l’antifascismo è lotta di classe, è stato il più combattivo di tutto corteo.
I nostro lavoro preparatorio si è sviluppato attraverso una campagna nelle scuole, nelle università e nei quartieri della città, con l’ausilio di un volantone dal titolo “Piazza Fontana: dopo 40 anni la luna è ancora rossa” e di una approfondita intervista (pubblicata on-line sul nostro sito) a Saverio Ferrari – il massimo esperto italiano in materia di strategia della tensione.
Questa battaglia è stata anche una campagna di vera e propria conto-informazione, rivolta ai giovani (soprattutto delle scuole superiori), che sono i più colpiti dal clima di revisionismo storico che inizia a dilagare anche nella scuola pubblica. Infatti, come mostra un sondaggio della fondazione Isec, tra gli studenti milanesi più di 4 su 10 ritengono che i responsabili della strage di Piazza Fontana siano state le Brigate Rosse. E sempre secondo un’inchiesta condotta dal Corriere della Sera solo 2 manuali di storia su 7 menzionano l’omicidio dell’anarchico Pinelli.
Una nuova stagione di lotte a Milano può e deve vivere nel conflitto di classe e in una rinnovata coscienza antifascista. Questo sarà il compito fondamentale dei Giovani Comunisti di Milano, unendo le lotte degli studenti e dei lavoratori contro gli attacchi del governo e dei padroni.