In Toscana tra il DSU e l’Agenzia delle Entrate c’è di mezzo il diritto allo studio!

Abbiamo appreso dai rappresentanti studenteschi in CdA dell’ Agenzia regionale per il Diritto allo studio Universitario e successivamente da qualche articolo apparso sui giornali della pesante situazione debitoria dell’ Azienda per il Diritto allo studio universitario Toscana  .
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L’agenzia delle entrate Toscana infatti, pretende dal DSU, per una liquidazione IVA errata  dal 2011 al 2015, 45 milioni di euro comprensivi degli interessi di mora, in 5 anni.
Questo in Toscana potrebbe generare dei risvolti drammatici, non solo sul piano delle borse di studio e dei servizi agli studenti, ma anche su quello lavorativo sia per i contratti diretti che per le esternalizzate.

Se il DSU toscano infatti non riceverà risposta dall’agenzia delle entrate in merito alla richiesta di pagare solo l’iva erroneamente rimborsata senza le ulteriori sanzioni, lo stesso dovrà approvare un bilancio in perdita con il conseguente prevedibile blocco del personale, drastica riduzione delle borse di studio, peggioramento dei servizi e probabile cessione di immobili.

In questo drammatico quadro l’ Assessore Barni ha risposto ad una interrogazione in consiglio regionale che la Regione coprirà il debito di competenza del 2017,  per una cifra di circa 2,8 milioni, di cui 800 mila euro derivanti da un aumento tariffario, che l’ assessore definisce marginale(?), che sarà rivolto agli studenti definiti dalla stessa “più abbienti” ( ma abbienti rispetto a chi?).

Incredibilmente tutto questo avviene nel sostanziale silenzio di Governo e Ministero del Tesoro, che ancora non fanno chiarezza sull’ interpretazione della norma.

Chiediamo quindi che tutte le strade di rinegoziazione del debito vengano considerate e che venga fatta definitiva chiarezza sull’ interpretazione della norma, per evitare nuovamente che la negligenza di pochi  ricada sugli studenti e sui posti di lavoro coinvolti
Studenti e lavoratori : ecco infatti chi sarebbero i primi a dover pagare per gli errori altrui.
Il risultato finale sarebbe quello di rendere ulteriormente difficile studiare nelle università toscane, rendendo cioè ulteriormente difficile vedere applicato il diritto allo studio, che invece dovrebbe essere garantito a tutti.

 

Giovani Comuniste/i Pisa

Giovani Comuniste/i Siena

Giovani Comuniste/i Firenze

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