7 punti per un’istruzione laica!

73ce451d2cc6276b7854c040c01043ace36b55b1f4da5baa776682dfI Giovani Comunisti/e di Milano avanzano queste proposte per liberare scuola ed educazione dai retaggi e dal controllo della Chiesa e di qualsiasi istituzione privata. Buona lettura!

1) È necessaria ed urgente una revisione dell’articolo 7 della Costituzione Repubblicana, cancellando quell’anacronismo storico figlio del retaggio fascista del 1929. A partire da questa premessa si può pensare di riutilizzare tutti i fondi sottratti dal sostentamento della Chiesa (goduti tramite l’8 per mille e una serie di molteplici privilegi fiscali) per dedicarli al finanziamento dell’istruzione pubblica.

2) Abolizione totale di tutti gli aiuti economici a scuole e università private, indirizzando tali fondi all’istruzione pubblica.

3) Riconoscimento giuridico-legale di scuole e istituti privati solo previo controllo da parte del Ministero dell’Istruzione della conformità dei programmi e delle attività didattiche con quelle proposte dall’istruzione pubblica. Gli esami di maturità devono in ogni caso svolgersi con commissioni di docenti esterni agli istituti privati e nominate direttamente dagli Uffici Scolastici Regionali (USR) su disposizione del Ministero dell’Istruzione.

4) Elaborare un piano nazionale di riforma della didattica e dei libri di testo, prevedendo una prospettiva di genere (con particolare attenzione alle questioni della sensibilizzazione dell’identità femminile) per educare al rispetto delle differenze, alle pari opportunità e all’uguaglianza degli esseri umani, in attuazione culturale dell’articolo 3 della Costituzione Repubblicana. Si sottolinea che tali programmi così costruiti con tale sensibilità di “genere” sono presenti in tutti i paesi dell’Europa Occidentale (in molti già dagli anni ’80) tranne che nel nostro e in Germania.

5) Eliminare completamente l’insegnamento della religione dalle scuole. Al suo posto nelle scuole primarie introdurre l’ora di educazione civica; nelle scuole secondarie di primo grado introdurre l’educazione civica e filosofica, iniziando ad introdurre la disciplina filosofica per via tematica partendo dalle questioni etiche, economiche, politiche, sociali, culturali, scaturibili da una riflessione critica sugli articoli della Costituzione; nelle scuole secondarie di secondo grado che già prevedano lo svolgimento della disciplina filosofica assegnare l’ora di religione alla disciplina storica, oggi penalizzata dall’essere stata ridotta a 2 sole ore settimanali in quasi ogni istituto; laddove non sia presente la disciplina filosofica, assegnare ad essa lo spazio creatosi, di modo da introdurre anche negli istituti tecnici la possibilità di presentare per via tematica alcune questioni necessarie per creare individui dotati di spirito critico e riflessivo profondo.

6) Introdurre, soprattutto a partire dalle scuole secondarie, una particolare attenzione all’educazione sessuale, attraverso percorsi multidisciplinari che coinvolgano i docenti di scienze-biologia, filosofia-storia, materie letterarie e mettendo a disposizione di ogni scuola uno psicologo che possa svolgere gratuitamente per i ragazzi una funzione di informazione sulle questioni concernenti la propria sessualità, oltre che per monitorare costantemente eventuali casi di disagio scolastico (bullismo, depressione, tendenze auto-distruttive, ecc.).

7) Verifica immediata sia dal punto di vista fiscale che finanziario e politico di tutte le attività e relazioni svolte da Comunione & Liberazione nelle università italiane, denunciandone i casi di malaffare e chiedendo la cessazione immediata di ogni concessione di spazi logistici in presenza del rifiuto da parte di tale organizzazione nel mostrare i bilanci delle proprie attività economiche.

GIOVANI COMUNISTI/E MILANO

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