IL PREMIER SAMARAS: “SYRIZA E’ TERRORISTA”

di Argiris Panagopoulos

Sem­brava ieri che la pre­si­denza greca avesse blin­dato tutta Atene per far fronte ad un «ter­ro­ri­sta», «estre­mi­sta e mar­gi­nale»: Toni Negri. Pro­prio nel giorno in cui la Gre­cia è diven­tata pre­si­dente di turno del Con­si­glio euro­peo e ad Atene è arri­vato il Com­mis­sa­rio capo della troika, Bar­roso. Non si sa se il man­dato di cat­tura sia stato già emesso dal pre­mier Anto­nis Sama­ras e dal suo «scan­da­liz­zato» por­ta­voce Simos Kedi­ko­glou. Di sicuro però la Nuova Demo­cra­zia di Sama­ras ha usato l’editoriale di Toni Negri e San­dro Mez­za­dra apparso sul sito «Euro­No­made», con il titolo «Rom­pere l’incanto neo­li­be­rale: Europa, ter­reno di lotta», che è stato pub­bli­cato dal gior­nale di Syriza Avgi, per creare uno nuovo «teo­rema Calo­gero» alla greca, tanto da attac­care, final­mente insieme, Syriza, Negri e tutti i «ter­ro­ri­sti» possibili.

Com’è andata? «Sono note le rela­zioni di Syriza con il ter­ro­ri­smo», ha avver­tito subito con un comu­ni­cato stampa il par­tito di Sama­ras Nuova Demo­cra­zia, denun­ciando che il quo­ti­diano di Syriza Avgi aveva pub­bli­cato ieri l’editoriale di Toni Negri e San­dro Mez­za­dra apparso su «Euro­no­made», che aveva un com­mento posi­tivo per la can­di­da­tura di Tsi­pras alla pre­si­denza della Com­mis­sione Euro­pea. «La can­di­da­tura di Ale­xis Tsi­pras, lea­der di Syriza, a pre­si­dente della Com­mis­sione euro­pea rive­ste in que­sto qua­dro un indub­bio signi­fi­cato, e ha deter­mi­nato in molti Paesi una posi­tiva aper­tura di dibat­tito a sini­stra», ave­vano scritto Negri e Mez­za­dra ignari delle ten­denze per­se­cu­to­rie di Kedi­ko­glou. «Oggi è il giorno dell’inizio della pre­si­denza greca in Europa. L’organo uffi­ciale di Syriza — accusa Nuva Demo­cra­zia -, per l’occasione ha scelto di met­tere bene in evi­denza gli alleati del signor Tsi­pras in Europa. Senza ver­go­gna, ha così pre­sen­tato tra i soste­ni­tori di Tsi­pras Anto­nio Negri, che è stato con­dan­nato a 30 anni di pri­gione dalla magi­stra­tura ita­liana, che alla fine sono stati com­mu­tati in 13, per isti­ga­zione e par­te­ci­pa­zione a vio­lenza armata. Sospet­tiamo che Syriza sia orgo­glioso di otte­nere il soste­gno di un’altra per­so­na­lità noto­ria­mente estre­mi­sta e mar­gi­nale. Ma sono note le posi­zioni (e le rela­zioni) di Syriza con il ter­ro­ri­smo». Nuova Demo­cra­zia, non con­tenta, dichiara di stare ancora aspet­tando «una con­vinta con­danna sia di Anto­nio Negri sia dei mili­tanti del par­tito e di Avgi, che in ogni occa­sione difen­dono i ter­ro­ri­sti». E come se non bastasse più tardi sono addi­rit­tura arri­vate le richie­ste di dimis­sioni della dire­zione del gior­nale e niente di meno anche l’arresto del «terrorista».

Alle accuse di Nuova Demo­cra­zia ha rispo­sto il por­ta­voce di Syriza Panos Skour­le­tis dagli schermi di Sky, soste­nendo che il par­tito di cen­tro­de­stra «ha detto la prima bar­zel­letta dell’anno»: «Prima denun­ciano tutto il per­so­nale poli­tico e i mili­tanti di Syriza come amici e pro­tet­tori di ter­ro­ri­sti, ora pro­pon­gono di arre­stare anche Toni Negri in Ita­lia. Imma­gino che ora l’Italia sia attra­ver­sata da una grave crisi poli­tica dopo que­sto chias­soso comu­ni­cato stampa di Nuova Demo­cra­zia. L’ auto­ri­di­co­liz­za­zione di que­sto governo non ha limiti. Il primo giorno della assun­zione della pre­si­denza euro­pea, denun­ciano Syriza come orga­niz­za­zione ter­ro­ri­sta e nello stesso momento proi­bi­scono le mani­fe­sta­zioni in tutta la Grecia».

Intanto nel sito di Avgi è apparsa un’intervista di Toni Negri al gior­nale filo­go­ver­na­tivo Vima del lon­tano 2003, quando il «ter­ro­ri­sta» Negri aveva par­te­ci­pato ad una con­fe­renza di movi­menti a Salo­nicco. Ben prima dei memo­ran­dum, di Sama­ras, di Kedi­ko­glou e del sov­ver­sivo Syriza.

ARGIRIS PANAGOPOULOS

da il manifesto

1 commento su “IL PREMIER SAMARAS: “SYRIZA E’ TERRORISTA””

  1. … parrebbe che il premier socialista abbia dato preferenza ai compagni di Grecia piuttosto che ai nazi di Alba Dorata, in un momento di comprovata guerra civile, ai compagni di Grecia. Per ora questa è la situazione.

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