Val d’Aosta :: La nostra vittoria contro l’inceneritore

di Alessandro Pascale

Ogni tanto vinciamo. E quando accade è una liberazione. Anzi una Liberazione. Oggi un atto di Resistenza è stato messo in atto dai valdostani che hanno anche stabilito un piccolo record: sfruttare la propria autonomia per utilizzare (prima volta in Italia) il referendum propositivo, con cui hanno stabilito per legge che nella nostra regione i rifiuti non si potranno trattare con sistemi a caldo. Il che impedisce qualsiasi tipo di inceneritore (o pirogassificatore, come l’hanno qui da noi rinominato furbescamente) per risolvere il problema dei rifiuti. 
Questa vittoria ha un che di straordinario perchè mostra che anche in Valle d’Aosta uno dei sistemi di potere più asfissianti presenti in Italia si è rotto. Dopo 30 anni di dominio politico ininterrotto in cui il principale partito di potere, l’Union Valdotaine, ha mostrato di poter fare il bello e cattivo tempo, manovrando e controllando l’intero territorio valdostano e la maggioranza dei suoi abitanti, oggi abbiamo scoperto che quel partito, che sembrava inossidabile e inattaccabile, in realtà è sempre più un gigante sui piedi d’argilla.
Questa vittoria referendaria appare quindi come uno splendido atto di disobbedienza popolare all’arroganza di Rollandin e dei suoi soci, che avevano invitato in maniera sprezzante a disertare le urne, come in passato hanno fatto alcuni dei peggiori elementi della nostra democrazia (Craxi, Berlusconi…).
La nostra felicità è doppia perchè come Giovani Comunisti abbiamo dato attivamente il nostro contributo in questa lotta senza esitazioni e fin dal primo momento, facendo informazione tra i giovani e gli studenti in primo luogo, appoggiando, con le nostre limitate forze, le iniziative organizzate dall’associazione Valle Virtuosa e mettendo a disposizione dei cittadini un dossier in cui abbiamo provato a mettere in rilievo gli intrecci economico-politici sulla questione, cercando così di rispondere alla frequente domanda “ma chi ci guadagna da questa faccenda?”
Sono però gli amici e compagni, e soprattutto le amiche e compagne di Valle Virtuosa che dobbiamo ringraziare per questa vittoria. Sono loro infatti che più di tutti hanno lottato contro il pirogassificatore in questi anni. Sono stati un esempio per tutti noi, oltre che la dimostrazione che quando c’è impegno, volontà e organizzazione si può mettere in discussione e stravolgere le decisioni prese dalle élite dominanti.
Questo deve essere il messaggio che ci guida dandoci una speranza: il nostro futuro è nelle nostre mani. La storia non è un concetto astratto. La storia siamo noi. E oggi ne abbiamo scritto un piccolo ma importantissimo pezzetto.

ALESSANDRO PASCALE
coordinatore Giovani Comunisti Valle d’Aosta

18 novembre 2012

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