ControTempo sorride, ma le svastiche e le croci celtiche sono sue

di Anna Belligero e Simone Oggionni

Abbiamo letto divertiti il comunicato di ControTempo ospitato dal Messaggero. Divertiti per due motivi: il primo è che gli estensori dimostrano di ignorare la differenza, abbastanza intuitiva, tra “destra istituzionale” e “istituzioni”. Il fatto che non siano legati e finanziati da alcuna istituzione non esclude – come noi ribadiamo, essendo questa una realtà nota ed evidente – che siano legati e sostenuti da pezzi di partiti della destra istituzionale (intendendo per istituzionale quella che vive dentro le istituzioni e non al di fuori di esse).

Il secondo motivo di ilarità è che i ragazzi tentano di discolparsi prima dicendo che quelle scritte non esistono (ma ci sono le foto), e poi dicendo che quelle scritte esistono ma che loro erano, in quella serata, impegnati altrove. E allora ci chiediamo: chi ha firmato con la loro sigla (come le foto testimoniano= quelle scritte vergognose? E perché, se non sono stati loro ma qualcun altro che ha indebitamente utilizzato il loro nome, non hanno immediatamente condannato e preso le distanze dal gesto? Evidentemente perché lo condividono.

Quanto, infine, alla consistenza e alla ricerca di visibilità: stiano tranquilli, perché gli studenti conoscono Rifondazione Comunista e i suoi giovani. Abbiamo qualche dubbio che conoscano, e apprezzino, ControTempo.

ANNA BELLIGERO
SIMONE OGGIONNI
Portavoci nazionali Giovani Comuniste/i

31 gennaio 2012

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