Ecuador, cronaca di uno strano Golpe…

di Davide Matrone Quito, Ecuador ore 15,50. Sono appena tornato da una lunga e agitata giornata. Non è un giorno come gli altri qui in Ecuador oggi 30 settembre 2010. Stamattina c’è stato un tentativo di colpo di Stato da parte della Polizia Nazionale. Alle ore 9,30 il Presidente della Repubblica dell’ Ecuador Rafael Correa si era recato presso l’Ospedale Militare per una verifica post – operazione di qualche tempo fa. Ad attenderlo reparti della polizia che dopo alcuni momenti di confronto lo hanno sequestrato e portato all’interno della Sede Nazionale della Polizia Nazionale che si trova presso la popolarissima Mariana de Jesus.

Da quel momento il Paese è caduto nel caos e nell’anarchia. L’aeroporto Mariscal Sucre, situato nella parte nord della città, è stato preso in possesso della Polizia. Tutte le ceserme sotto lo stretto controllo della stessa Polizia.
Non appena ho saputo tutto ciò sono andato presso la Mariana de Jesus per capire quale fosse la situazione. Fuori all’ospedale metropolitano e militare c’era un caos incredibile. Reparti della polizia in tenuta anti – sommossa e parte della popolazione fuori a inneggiare o contestare il Presidente. Una situazione abbastanza tesa, in quanto le parte erano quasi a stretto contatto. Qui son rimasto per circa un’ora fino a che ad un certo punto la situazione è diventata più tesa. Reparti della Polizia Nazionale hanno fatto irruzione all’interno dell’Ospedale Militare per prelevare il Presidente Rafael Correa che nel frattempo era detenuto all’interno del reparto traumotologia. A questo punto ci hanno intimato di allontanarci.
Effettivamente la situazione era difficile.
Scendendo verso la Mariana de Jesus e poi per la Repubblica, lungo le strade regnava una paraddossale calma apparente ma in realtà nell’aria l’aria era tesa. E cosi in compagnia di alcuni ragazzi abbiamo preso un bus e siamo andati verso il centro storico, dove nel frattempo si sommava il popolo a favore di Correa.
Nel bus non si parlava d’altro e le facce della gente erano tese. Intanto coi miei amici commentavo cosa stesse accadendo. Giunti verso il Parco Elejido, siamo dovuti scendere in quanto c’erano dei picchetti che non permettevano il passaggio verso il centro storico.
Lungo il percorso la gente si affolava, lungo i marcipiedi e molte radioline accese trasmettevano le notizie in diretta. “Las tienditas” prese d’assalto dal popolo curioso che s’informava delle ultime notizie.
La televisione trasmetteva le notizie direttamente dal Palacio Carondelet (sede del Governo) che in quesl momento era preso in possesso dal sindaco della città di Quito Augusto Barrera.

La trepidazione aumentava, man mano che mi avvicinavo presso la Plaza de la Independencia, aumentava il battito del cuore e la pereoccupazione.
Giunto alle ore 14,00 in Piazza c’era la folla che inneggiava al Presidente, bandiere rossi e verdi si mescolavano tra la folla speranzoso, arrabbiato, infervorita. Intanto sul palazzo Presidenziale erano affacciati i Ministri e assembleisti della maggiornanza che informavano delle ultimissime.

Il Presidente nel frattempo dall’Ospedale Militare presso la Mariana de Jesus era stato trasportato verso la centrale del Regimento Poliziale di Quito posto nella trafficatissima Occidental. Giungevano le prime voci di conflitti armati tra la polizia ed i civili, al momento mentre scrivo si contano 3 feriti.

Fuori al Palazzo l’esercito controllava la situazione. L’esercito al momento è a favore del Presidente e controllerà la situazione interna ed esterna del Paese. Si è evitata al momento una guerra civile o un conflitto armato tra la Polizia e l’Esercito Nazionale.
Alle ore 14,00 è stato dichiarato lo stato di massima allerta per una settimana. Il Consiglio dei Ministri si è riunito all’interno del Palazzo Presidenziale ed ha decretato in forma straordinaria lo stato di massima allerta per 5 giorni, durante i quali l’esercito dovrà tenere sotto controllo il territorio nazionale come previsto dalla Costituzione.

Perchè questo Colpo di Stato?

Le versioni ufficiali dicono che la reazione della Polizia Nazionale stamattina è stata dovuta alla promulgazione della Legge anti – privilegio emessa dall’attuale Congresso. Una legge che eliminerebbe una serie di privilegi alla Polizia (Bonus, decorazioni ed altre ancora. Da ricordare che con l’attuale Governo Correa ha aumentato gli stipendi alla stessa Polizia.

A presto
Davide Matrone

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