Il PRC calabrese: “Scandalosi gli aumenti in Consiglio regionale”

Alessandro De Padova (Prc) denuncia l’incremento delle spese per diaria e indennità dei consiglieri regionali
di Sergio Pelaia* Mentre la Calabria soffre di deficit di sviluppo ancora molto lontani dall’essere colmati, e ci si appresta a mettere in atto quella che si annuncia come una riforma radicale e dolorosa del comparto sanitario, il Consiglio regionale «mette le mani nelle tasche dei calabresi» per aumentare la diaria dei consiglieri regionali e la loro indennità di fine mandato.

A denunciare una situazione a suo parere «scandalosa» è il giovane responsabile locale del Partito della Rifondazione comunista, Alessandro De Padova, che in una nota commenta molto duramente la notizia dell’aumento delle cosiddette spese della politica, a dispetto dei pomposi slogan elettorali di pochi mesi fa. «È scandaloso che in una regione come la nostra, una delle prime per livelli di disoccupazione e precarietà – si legge nel comunicato dell’esponente del Prc – il Consiglio regionale approvi, come si legge nel Burc (Bollettino Ufficiale della Regione Calabria), tutta una serie di misure volte ad aumentare le voci di spesa per un valore complessivo di 9 milioni di euro. Una decisione, questa, passata in Consiglio nella seduta del 31 maggio, ma che ha assunto l’ufficialità con la pubblicazione del Burc del 16 luglio».
De Padova entra quindi nello specifico, spiegando che la cifra complessiva dell’aumento in questione «è di 8.716.329, 48 euro che il Presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico, ha aggiunto attingendo dall’avanzo di amministrazione.

Le voci di spesa aumentano – commenta amaramente De Padova – mentre i lavoratori precari di tutta Italia sono in attesa di conoscere quale sarà il loro futuro». Nei 9 milioni di euro in questione, infatti, «rientrano le seguenti somme: 100 mila euro in più per la diaria dei consiglieri regionali, l’indennità di fine mandato cresce, in totale, di altri 240 mila euro rispetto ai 700 mila già previsti (per un totale di 940 mila euro) e aumenteranno anche le pensioni. I consiglieri regionali – aggiunge sarcasticamente il responsabile locale del Prc – siano essi di destra o di sinistra, possono stare tranquilli. Non si troveranno a dover occupare Palazzo Campanella per difendere il proprio posto di lavoro». Insomma, stando alla denuncia di Rifondazione, con la “nuova stagione di cambiamento” che è iniziata alla Regione gli introiti dei consiglieri regionali saranno ancora maggiori rispetto alla passata legislatura.

«Riteniamo questa situazione che s’è venuta a creare, oltre che scandalosa, anche uno schiaffo morale – è la conclusione di De Padova – alle migliaia e migliaia di lavoratrici e di lavoratori che non arrivano alla fine del mese. Ricordiamo, ancora oggi, lo slogan del presidente Scopelliti in campagna elettorale: “Risolleveremo le sorti della nostra Regione”. Ci chiediamo quali poteri speciali abbia il presidente Scopelliti a risollevare le sorti di una terra già martoriata dai problemi del lavoro e della sanità, se il Consiglio regionale mette le mani in tasca dei calabresi. Con questo appello ci rivolgiamo, in particolare, ai consiglieri regionali della Federazione della sinistra, Aiello e De Gaetano – i quali non mancheranno di beneficiare dell’aumento di spesa proprio come tutti i loro colleghi, ndc – affinché si impegnino a porre fine a questo stato di cose».

SERGIO PELAIA

*giornalista de “Il Quotidiano della Calabria”

13 Settembre 2010

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