Corteo studentesco contro la riforma Gelmini

Il 12 marzo 2010 è l’anniversario del “Processo di Bologna” (12 marzo 1999), il piano della Comunità Europea ideato per unificare e aziendalizzare le università, soffocando la Ricerca ed il Sapere alle pure e semplici logiche del profitto, col chiaro fine di creare professionalità a basso costo. A questo Processo europeo si sono legate negli anni le varie riforme italiane (Berlinguer, Moratti), o sedicenti tali (Gelmini): parte dei risultatidisastrosi di questi interventi li viviamo oggi sulla nostra pelle di giovani e di studenti, ma gli effetti peggiori li vedremo – e comprenderemo appieno -solo tra qualche anno. Lavoratori di ogni età e studenti subiscono assieme la precarietà, la mercificazione del sapere, le privatizzazioni dei beni e dei servizi pubblici (l’acqua,le fonti energetiche, e l’Istruzione).

Non può esseci merito, nella vita come nello studio, senza qualità: qualità della vita degli insegnanti e dei ricercatori (che invece sono precari), e qualità della vita degli studenti (con trasporti efficienti e scuole chenon cadono a pezzi, o peggio).

E no anche al “buono scuola” che il leghista Cota minaccia di reinserire in Piemonte, che renderebbe ancora più povera la scuola pubblica, arricchendo soltanto le scuole private.

Per questi motivi i Giovani Comunisti di Torino sono scesi nuovamente in piazza al fianco degli studenti per dire No alla riforma Gelmini, No al carolibri eno al carotrasporti. 3000 Studenti, insegnati ed lavoratori della scuola hanno manifestato a Torino con tanta rabbia e decisione. Rabbia per il soppruso della Gelmini, decisionenella per una scuola pubblica e gratuita. Il corteo si è concluso in piazza Castello, dove una delegazione di manifestanti ha chiesto alla Regione Piemonte un contributo economico per tagliare di unterzo il costo degli abbonamenti riservato agli studenti. Abbiamo assistito ad un selvaggio lancio di uova e carta ignienica contro la sede del Miur a dimostrazione dello stato emotivo di noi studenti.

I GC di Torino hanno presidiato il Rettorato dell’Università, la sede Rai e ci siamo resi partecipi dell’occupazione della camera di commercio torinese Contro la Gelmini ed il governo Berlusconi NON UN PASSO INDIETRO “Indietro? Neanche per prendere la rincorsa” E. Che Guevara.

GIOVANI COMUNISTE/I PIEMONTE

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