ARMIAMOCI E PARTIAMO

Comunicato GC Nichelino – Armiamoci e partiamo

Cari compagni,
in questi giorni siamo venuti a conoscenza dell’uscita di tutta l’organizzazione provinciale torinese dei Giovani Comunisti; per noi è stato uno shock inaspettato, perché non ci eravamo accorti dell’esistenza e specialmente dell’operatività di codesta organizzazione nel territorio torinese.
Marx nel Manifesto del Partito Comunista scriveva dello spettro del comunismo, i Giovani Comunisti di Torino ci hanno mostrato invece lo spettro di una militanza e di un lavoro politico, insomma tanto ectoplasma e poca, se non assente pratica politica.
Citare Marx per parlare degli ex membri dell’organizzazione provinciale dei GC di Torino forse è una blasfemia, il loro spirito anticomunista fuoriesce chiaramente dal loro ultimo comunicato, “quel comunismo degli odi e della negazione delle libertà” lasciando poco spazio all’immaginazione.
Ora, ancor di più, comprendiamo l’astio che hanno riservato nei nostri confronti e prende più forma la loro volontà di oscurare ed ostacolare il
nostro lavoro politico, vero, pratico, visibile e militante.
Il nostro giudizio verso gli ex compagni dell’ organizzazione provinciale è completamente negativo, il parassitismo della loro non-azione politica ha
aggravato lo stato del partito, in definitiva possiamo affermare che la loro presenza è stata nociva per Rifondazione Comunista.

Come giovani del PRC di Nichelino in maniera autonoma dall’organizzazione provinciale abbiamo creato una modesta, ma utile lotta politica, aggregando una concreta forza militante nella città, estendendo una rete di lotta con associazioni, collettivi e singole individualità , trovando un notevole appoggio e simpatia dalla cittadinanza.
Il nostro buon lavoro viene da molto lontano e vuole andare molto lontano.
Come partito in questi mesi ci siamo adoperati per servire il popolo.. Il nostro Gruppo di Acquisto Popolare ha distribuito in un anno 40 tonnellate di beni di prima necessità, diventando il punto di riferimento delle classi più deboli. Le nostre lotte, i volantinaggi davanti alle fabbriche, i posti di lavoro in crisi e le assemblee con i lavoratori (come quella sulle cooperative sociali) hanno fatto maturare un rapporto di fiducia e credibilità con quella classe lavoratrice che noi, con ambizione, vogliamo rappresentare.

Le serate culturali, ultima quella su Marx, con ospite Diego Fusaro, autore del libro “Bentornato Marx”, i cineforum e la Biblioteca Popolare Karl Marx sono diventati un punto fondamentale di crescita formativa per le menti critiche della nostra città. Per non parlare del nostro giornalino “La Città Sociale” e del nostro blog, che sono diventati punti di riferimento per tutta la cintura sud di Torino .
La nostra Biblioteca Popolare Karl Marx racchiude simbolicamente l’eterogeneità della nostra politica, dalle pratiche del partito sociale all’impegno dei militanti, al lato più strettamente culturale a quello più aggregante.
Nei prossimi mesi saremo impegnati con le inchieste sui posti di lavoro, con la battaglia culturale e referendaria per dire No a precarietà, privatizzazione dell’acqua e nucleare; stiamo pianificando la possibilità di creare dei gruppi di studio e seminari, di dare vita anche a Nichelino a una Brigata di Solidarietà Attiva. Siamo in prima linea col popolo No Tav e le mobilitazioni dei precari, lotteremo per conquistare e riconquistare quei diritti che noi giovani esigiamo.

Abbiamo sposato la filosofia del “prima fare, poi parlare” e dell’ “armiamoci e partiamo”, siamo abituati quindi a parlare coi fatti. Ne sono l’esempio queste attività, il 12 febbraio si svolgerà il 2 torneo di autofinanziamento contro la tav, il 17 proietteremo il film Fidel! seguito da dibattito, il 20 è in programma la presentazione del libro “Uno sporco reggae”, seguita da una festa.
A questo punto ci domandiamo: se i giovani comunisti di un circolo di una piccola città di provincia di appena 50mila abitanti riescono a creare iniziative su iniziative, cosa potrebbe fare un organizzazione provinciale veramente operante in un territorio di un milione di abitanti?
A voi la risposta.

I giovani comunisti di Nichelino

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