SULLE POSIZIONI DEI GIOVANI PDL DI TREVISO

Leggiamo che i giovani del Pdl di Treviso hanno proposto di mettere fuori legge il nostro partito, che avrebbe «come unico scopo quello di inneggiare alla violenza» e di «scatenare una guerra civile». Il solo fatto che una tale aberrazione venga pensata e messa nero su bianco dimostra quanto la cultura della destra al governo sia intrisa di elementi fascistoidi e autoritari. A questi alfieri della dittatura rispondiamo che ad essere fuorilegge, e cioè contro la Carta Costituzionale, sono le politiche del governo e una sequela infinita di atti privati e pubblici del presidente del Consiglio.


Quanto al nostro partito, e alla nostra organizzazione giovanile, parlano i fatti: siamo con i lavoratori licenziati e sbattuti fuori dalle aziende in crisi, con gli studenti in lotta contro la riforma Gelmini, con i pensionati che non arrivano alla fine del mese, con chi chiede libertà di stampa, verità e giustizia per Carlo Giuliani, Federico Aldrovandi, Stefano Cucchi. Siamo da sempre a condannare ogni forma di violenza, e, da sempre, assistiamo ad una destra che, invece, trasforma la violenza in leggi contro le/i migranti, lavoratrici e lavoratori, studenti. Mettete fuorilegge noi, e metterete fuorilegge l’Italia tutta, che, come noi, vuole più lavoro, più diritti, più democrazia

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